De Rossi è il futuro, punto e a capo
Ieri il presidente della Roma ha messo la parola fine sulla telenovela che minacciava di impazzare per tutta l'estate: De Rossi sì De Rossi no. Ha detto che Capitan Futuro è della Roma, punto.
A noi sembra normale che si sia risposto in modo decisivo a questo interrogativo. La cosa sorprendente è invece che, nelle ultime settimane, nell'etere romano si stuzzicava la fantasia prendendo in considerazione già l'ipotesi di possibili scambi con attaccanti dalle potenzialità ancora tutte da confermare. Ma come si fa soltanto a pensare che Daniele De Rossi possa valere un giovane di belle speranze? Ma quando Totti prenderà la via del ritiro, il più tardi possibile ci auguriamo, provate a immaginare cosa voglia dire rimanere senza un'anima? Senza un punto di riferimento? Senza un uomo spogliatoio? Senza uno che davanti ai microfoni e alle telecamere ci mette la faccia e non le manda a dire?
Anzi, Totti tutto questo neanche lo è stato. Totti è stato ed è altro: è eleganza, raffinatezza, concretezza, genialità, ma in campo. Francesco finita la partita vorrebbe sparire e non essere più Totti fino al match successivo. Daniele è diverso, è uno che prende la squadra per mano, che si fa sentire, è il primo che ad ogni gol dei compagni va ad abbracciarli e a complimentarsi con loro. E poi è forte. Diamine se è forte. Altrimenti perchè sarebbe ambito da mezza Europa? Altrimenti perchè l'allenatore neo- campione d'Europa vorrebbe portarlo con sè a Madrid per far tornare il Real sul tetto del mondo?