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De Rossi stratosferico, Luis Enrique non vuole più fermarsi. Derby a rischio per Totti

di Marco Terrenato

Quando c'è la fiducia, c'è tutto. Così la Roma di Luis Enrique da brutto anatroccolo si trasforma in cigno, non ancora bellissimo, ma convincente. Dopo il successo di Parma, arriva quello brillante contro l'imbattuta Atalanta, il primo all'Olimpico, sotto gli occhi del neo presidente DiBenedetto.

Una Roma più rapida di testa e di piedi che sembra aver capito finalmente cosa fare e soprattutto come concretizzare il possesso palla, non più così sterile, non più così consistente. Nel primo tempo, il migliore fin qui dei giallorossi, la percentuale è stata praticamente la stessa dei bergamaschi.
Il risultato però no. I gol potevano essere molti di più dei due siglati magistralmente da Bojan e Osvaldo.

Lo spagnolo si è sbloccato con una magia sotto la Sud, l'italo argentino ha confermato l'ottimo momento, terzo gol consecutivo e mitraglia bis dopo quella al Tardini 3 come le reti della Roma tutte in una volta, quante ne aveva messe a referto finora nelle prime 4 partite. Un bel segnale di miglioramento.
Una Roma guidata da un De Rossi stratosferico. Una squadra che è tornata a divertirsi e in cui si distinto, pur senza segnare, anche capitan Totti, sempre più a suo agio nel ruolo di trequartista, ma costretto a uscire per un problema al gluteo. Per lui una lesione muscolare che potrebbe fargli saltare l'atteso derby del 16 ottobre.

La sorpresa che non t'aspetti è Simplicio, dimenticato d'estate, ritrovato in questo primo scorcio d'autunno. In campo dall'inizio chiude la gara con un gran gol, servito da una Pjanic che mostra di poter fare, anche lui, l'uomo assist alla Totti.

Di negativo le rete subita dal solito Denis e una decina di minuti di sofferenza. Non più però nel finale quando l'ingresso di Pizarro congela la sfida e i tre punti che rilanciano i giallorossi nelle zone di vertice.

Il campionato ha aspettato la Roma e Luis Enrique sembra aver passato il momento più difficile. Ora che ha rotto il ghiaccio il tecnico asturiano non vuole più fermarsi.

Alla ripresa, dopo le nazionali, però ci sarà un caldissimo derby da giocare, un test niente male per capire davvero dove potrà arrivare questa nuova Roma.


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