Difesa a tre
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci
Sono diverse le questioni da affrontare. Tralasciarne anche solo una, significherebbe vedere solo parte del problema. La Roma spreca tanto, troppo: finché una squadra crea occasioni è viva, è vero, ma sbagliarne troppe è comunque sintomo che qualcosa non va. I giallorossi ne hanno rifilati 4 al Crotone mercoledì mentre, a Firenze, le troppe occasioni sprecate da Dzeko avevano indirizzato una partita persa anche per colpa della sfortuna (il palo di Nainggolan) e dalle decisioni arbitrali. A Torino i capitolini hanno giocato probabilmente la gara peggiore della stagione, creando comunque ben sei palle gol solo con Dzeko, di cui cinque assolutamente nitide. Dare la colpa solo al bosniaco sarebbe ingiusto ma non si può non sottolineare come la mancanza di cattiveria dell'ex City risulti alla fine decisiva.
DIFESA BALLERINA - Come non si può non sottolineare la fragilità difensiva della Roma, questa sì di pertinenza di Luciano Spalletti. È il tecnico toscano a dover trovare delle soluzioni per proteggere la squadra: il Torino ne ha segnati tre ma anche il Crotone avrebbe meritato almeno un gol. I giallorossi danno a tutti la possibilità di fare almeno una rete. Che non si parli, però, delle qualità dei singoli. Il problema è di sistema perché troppo spesso la linea difensiva si trova a dover affrontare gli avversari senza alcun filtro e, così, diventa difficile per chiunque.
DIFESA A TRE - L'infortunio di Vermaelen, considerando l'assenza anche di Rüdiger, ha complicato i piani di Spalletti anche nell'ottica di un eventuale passaggio alla difesa a tre. Potrebbe essere la soluzione migliore per proteggere il reparto arretrato e per dare licenza di offendere a Florenzi e Bruno Peres, al momento costretti a convivere l'equivoco di dover attaccare senza scoprirsi, di dover fare superiorità in avanti senza farsi infilare dietro. Avere tre centrali consentirebbe loro di poter sprigionare la loro forza offensiva con più serenità ed efficacia, con Strootman e Nainggolan a formare una cerniera in mezzo al campo. In un 3-4-1-2 Perotti (in ballottaggio con Totti) potrebbe tornare nella zona di campo che preferisce, quella centrale, con Salah e Dzeko più vicini in attacco, come già accade adesso: “Modificherò qualcosa, non c'è altra strada”, ha sentenziato Spalletti a fine gara. Strada da percorrere al più presto, prima che sia troppo tardi.