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Difficile fare di meglio

di Alessandro Carducci
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci

Non bisognava stravolgere nulla, ma serviva alzare il tasso tecnico generale, prendere giocatori di esperienza e rinforzare il centrocampo. Sono arrivati giocatori del calibro di Belotti, Matic, Wijnaldum e Dybala, e se qualcuno pochi mesi fa lo avesse pronosticato sarebbe stato preso per un pazzo ubriaco. Tenendo, tra l’altro, Zaniolo con un reparto offensivo formato da Abraham, Belotti, Dybala, Zaniolo, Pellegrini ed El Shaarawy, con Shomurodov pronto a dare una mano. Un mix letale con giocatori così diversi per caratteristiche da formare un piatto bilanciato ed esplosivo. La ciliegina Wijnaldum è stata gustosissima e sarebbe stato il giocatore perfetto per cambiare volto al centrocampo (e di conseguenza alla squadra) ma, purtroppo, il grave infortunio lo terrà fuori praticamente mezza stagione.

ROMA RINFORZATA - Al netto di tutte le chiacchiere, Mourinho ha due giocatori per ruolo sulle fasce, aveva sistemato il centrocampo con Wijnaldum, dovendo poi ripiegare su Camara, e ha un attacco pazzesco. Il tutto senza cedere big (a parte Mkhitaryan, che ha deciso di non rinnovare) e, anzi, dando via quasi tutti gli esuberi, a parte Coric e Bianda.
Un lavoro certosino, portato avanti spendendo una cifra esigua per i cartellini, certamente con l’aiuto di José Mourinho, calamita vivente per attrarre i grandi giocatori, e con l’ausilio dei Friedkin, invisibili al popolo ma saldamente presenti in tutta la quotidianità giallorossa.
Unico neo, il pasticcio Kluivert-Fulham, con i capitolini colpevoli di essersi fidati del club inglese senza verificare i requisiti per ottenere il permesso per lavorare in Inghilterra. Poca roba, però, perché la Roma di quest’anno è più forte di quella della passata stagione. Questa l’unica cosa che conta. Peccato per Wijnaldum ma ad impossibilia nemo tenetur. Neanche Tiago Pinto.


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