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Divieto di sosta

di Luca d'Alessandro
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro

Time-out! A chiamarlo non è di certo una Roma che viaggiava spedita in Serie A, lo impongono gli impegni della Nazionali. Infortuni (Manolas, Florenzi, Emerson, Totti, Peres, Perotti) o scivoloni (Austria Vienna, Empoli), i giallorossi in questo secondo mini-ciclo della stagione hanno dimostrato di aver trovato la propria quadratura del cerchio e fatto meglio di tutte sia in campionato che nel proprio girone di Europa League. Di solito, il time-out viene chiamato dalla squadra che subisce per periodo troppo prolungato la supremazia avversaria per spezzarne il ritmo-gara e riordinare le idee. Spalletti ne ha tante e, come già scritto, la squadra viaggiava oltre il 60% diagnosticato dal proprio tecnico alla sosta di ottobre ma, il momentaneo stop “favorisce” la Roma. I nazionali che partiranno sono una percentuale bassa rispetto ai soliti, soli 7, tra cui Dzeko e Salah (i nuovi gemelli del gol giallorossi). A questi va aggiunto De Rossi, poi gli altri: Iturbe, Alisson, Gerson, non titolarissimi, avranno la possibilità di mettere minuti sulle gambe. Ecco dunque 2 settimane per ricaricare le pile, svuotare l'infermeria che continua a riempirsi (15 giorni out Paredes), mettere di nuovo in condizione chi, proprio dall'ultima sosta, è tornato spremuto dal doppio impegno con gli Orange come Strootman, o chi la Nazionale l'ha persa come Nainggolan. Un sorta di quiete prima della tempesta che attende la Roma fino a Natale. Se la vittoria di Napoli è stata, giustamente, festeggiata e ha dato fiducia e consapevolezza al gruppo, ora arrivano le gare che classifica alla mano e blasone, sono le più difficili del campionato: la rivelazione Atalanta, il derby, il Milan e la Juventus. Un mini-campionato di élite in Serie A, dove si affronteranno tutte le squadre dalla prima alla quinta. In una stagione in cui si pensa da vincenti, dove si è intrapreso il trend giusto, anche nei momenti di pausa il divieto di sosta è continuo. 


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