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Dopo Bologna la Roma concede il bis. Bene Dodò, da risolvere l'equivoco tattico relativo a Pjanic

di Alessandro Carducci

Non bastava la gara di Bologna: la Roma concede il bis e regala ai propri tifosi un’altra rimonta subìta dopo essere passata in vantaggio per 2-0, proprio come contro il Bologna. Si dice che Zeman sia questo e che, in fondo, non ci sia niente di sorprendente. E, forse, è anche vero ma non è facile per i tifosi metabolizzare una sconfitta scaturita dopo una mezzora di Calcio allo stato puro, una mezzora di spettacolo, di tecnica, di velocità, di gol, di gioia, di entusiasmo, di Roma. Dopo una mezzora così è umano pensare che niente possa andare male, che niente possa ostacolare il cammino verso i tre punti. È vero che con Zeman si vive sulle montagne russe (Genova docet) ma perché la Roma si è fermata dopo aver segnato il secondo gol? E perché si è demoralizzata subito dopo aver subìto il primo? La fragilità della squadra forse trova spiegazione nella fallimentare stagione passata e, in parte, proprio nella gara contro il Bologna, che avrebbe permesso alla Roma di acquistare maggiore fiducia nei propri mezzi e che invece ha minato le sicurezze dei giocatori. La nota positiva è rappresentata dall’esordio di Dodò che, a tratti, ha fatto vedere di poter fare molto bene sulla fascia. Da risolvere invece l’equivoco tattico legato a Pjanic. Prima sembrava che non potesse giocare nella stessa zona di Francesco Totti, oggi invece si è posizionato proprio lì, non ha garantito gli inserimenti che Zeman gli chiedeva e alla fine il boemo l'ha sostituito e ha messo dentro Florenzi. Il bosniaco ha qualità straordinarie ma bisogna trovare una soluzione per farlo rendere al meglio anche negli schemi zemaniani. Espulsione a parte, ancora sotto tono la gara di Tachtsidis, che sembra psicologicamente risentire della critiche ricevute in questo periodo. In avanti, Totti ha dato tutto quello che aveva e anche di più, così come Osvaldo che però ha tre gol falliti sulla coscienza. Lamela è stato a tratti devastante e avrebbe potuto segnare altre due reti mentre in difesa, nonostante i tre gol presi, non è stata negativa la prestazione di Marquinhos e Castan, che hanno veramente poche responsabilità a parte il presunto (?) fallo da rigore proprio di quest’ultimo.


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