Due moniti inascoltati, due punti persi, due limiti da superare
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
“Dopo Napoli, non si torna indietro. Guai a chi lo fa, chi torna indietro avrà difficoltà a rimontare sopra”. Luciano Spalletti era stato (facile?) profeta alla vigilia di un Roma-Austria Vienna che poteva stabilire definitivamente le gerarchie del girone di Europa League e che invece complica il cammino dei giallorossi, che ora dovranno prendersi qualificazione e possibilmente primo posto principalmente in trasferta.
IN EUROPA NON SI SCHERZA - La Roma sembra non riuscire a imparare una lezione che più volte ha avuto modo di studiare: in Europa le squadre stanno sempre sul pezzo, spesso a prescindere dal punteggio, a livello internazionale (e non solo) chi si ferma è perduto e la squadra si è fermata, lasciando modo all’undici di Fink di provare e riuscire in un’impresa poi festeggiata con i propri tifosi per minuti e minuti dopo il fischio finale. I due minuti di buio che hanno permesso la rimonta ospite sono una piccola, grande follia che si aggiunge alla folta lista e che costa due punti in classifica, uno nel ranking UEFA (nel primo dei tre anni buoni per ricostruirlo) e 240.000 euro di premio partita: tante piccole cose da raccogliere avidamente e che la Roma inopinatamente lascia sul tavolo, in un’Europa che sembra stregata anche di giovedì sera.
BLACKOUT MA NON SOLO - Non c’è nessun dubbio sul fatto che il campo ha dimostrato una netta superiorità della Roma: solo un errore individuale di Juan Jesus aveva permesso a Holtzhauser di portare i suoi avanti e le giocate verticali di Totti e Gerson (positivo dopo un avvio un po’ timido) avevano rimesso le cose a posto e sembravano essere la chiave per un’altra serata tranquilla dopo quella con l’Astra Giurgiu, anche grazie al 3-1 di Florenzi. Ma, detto dell’inaccettabilità di quanto accaduto nel finale, la squadra in campo era comunque tornata nella situazione di dover per forza fare la partita e non poterla subire e la rimonta ha finito per essere conseguenza anche di questo, oltre che del calo mentale. Due limiti da superare condensati in una sola situazione.
SFRUTTARE LO SFRUTTABILE - Anche grazie alla vittoria dell’Astra Giurgiu sul campo del Viktoria Plzeň, la situazione del girone resta fluida, seppur meno comoda del previsto: quanto accaduto all’Olimpico andrà immediatamente elaborato per cominciare a sfruttare un calendario italiano che, superato il temuto trittico Torino-Inter-Napoli, si farà un po’ più in discesa almeno fino al derby. I due moniti (storia europea recente e dichiarazioni pre-gara di Spalletti) non sono bastati per passare una serata senza sussulti, il banale obbligo è sfruttare quanto accaduto per tornare in carreggiata già da domenica. Una situazione ciclica per la quale, se possibile, da stasera è ancora più difficile capire il rimedio.