Due step per la crescita di Kluivert
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci
Quando cambia un allenatore, si rimescolano gli equilibri e le gerarchie.
Lo sanno bene i giocatori, lo sa bene Justin Kluivert che, con Di Francesco, non è riuscito ad avere continuità e non ha sfruttato al meglio le opportunità avute.
Con l’arrivo di Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa, l’olandese ha l’opportunità di dare una sterzata alla sua stagione, fin qui avvolta da un velo di mediocrità. L’ex Ajax è ancora giovanissimo (19 anni) e, dopo un anno di adattamento, potrebbe esplodere il prossimo anno anche perché, seppur a sprazzi, ha mostrato di avere qualità importanti ma non è detto che non possa già adesso fare un salto di qualità.
Contro l’Empoli ha giocato un’ottima partita, sfruttando la sua rapidità e mettendosi a disposizione della squadra. Se riuscirà a essere più concreto, e ad acquisire più fiducia, potrà essere l’arma in più di Ranieri, che potrebbe utilizzare un 4-4-2 con i due esterni molto offensivi (Kluivert ed El Shaarawy, magari bloccando i terzini e facendoli salire con minore frequenza. La parola chiave del tecnico testaccino è equilibrio: equilibrio che è dato sia dalle caratteristiche dei giocatori ma, anche, dal loro atteggiamento. Ecco che Kluivert dovrà sacrificarsi, dovrà irrobustirsi più di spirito che di fisico, in modo da non scendere in campo per dimostrare qualcosa ma semplicemente per mettere in pratica ciò che sa fare.
Concretezza e solidità mentale: i due step che permetteranno all’olandese di sprigionare il suo talento.