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Due strade se non dovesse arrivare la Champions

di Alessandro Carducci
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci

Rispetto al crollo contro il Napoli, la situazione è migliorata. Ci voleva poco, è vero, molto poco. Dopo il vantaggio viola, il rischio era di un’ulteriore figuraccia ma i giallorossi hanno risposto abbastanza bene. Abbastanza, non benissimo però.
In pochi giorni, i giallorossi hanno affrontato due squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato. Niente, proprio niente. Zero spaccato. E infatti l’Empoli ha vinto contro i campani perché ha più fame, più voglia, più cattiveria. Ha un obiettivo e il Napoli no.
La Fiorentina non vince da più di un mese, dalla vittoria per 4-1 contro la SPAL lo scorso 17 febbraio. Non può retrocedere, non può andare in Europa League. Ha la Coppa Italia, come il Napoli ha l’Europa League, ma dal campionato entrambe non hanno più nulla da chiedere.
La Roma, invece, ha tutto da perdere da questo finale di stagione perché non entrare in Champions sarebbe una mazzata dal punto di vista delle ambizioni, del prestigio, della crescita che si vuole inseguire ma anche, e soprattutto, dal punto di vista finanziario. Qualora i capitolini non dovessero entrare tra i primi quattro, la strada sarà quella di abbassare il monte ingaggi (e quindi indebolire presumibilmente la rosa) o fare molte più plusvalenze rispetto agli anni scorsi, con il rischio quindi di indebolire la rosa.
Chiunque sarà il direttore sportivo dovrà fare un lavoro straordinario per far quadrare i conti e presentare una rosa competitiva. Quasi un miracolo.
Ed è un peccato perché questo campionato sta dimostrando di voler, generosamente, aspettare tutti, ma proprio tutti. Lo dimostrano il pareggio del Milan e la sconfitta, ancora più inaspettata, della Lazio ma la Roma sta facendo di tutto per rimanere indietro, sprecando e sciupando qualsiasi occasione. Ed è un gran peccato.


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