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E ora il derby: priorità ai tre punti

di Gabriele Chiocchio

Il campionato sta per vivere una delle sue tappe più significative: le duellanti per il titolo sfidano le due squadre terze in classifica, che oltretutto vivono il loro migliore momento stagionale. Ma se la Juventus è attesa solamente dalla trasferta del San Paolo di Napoli, per la Roma è arrivato - con inconsueto ritardo - l’appuntamento con il primo dei due derby stagionali di Serie A.

Per Rudi Garcia la sfida alla Lazio rappresenta un elemento importante della sua avventura in giallorosso. Dalle macerie dell’infausto 26 maggio è dovuto ripartire e grazie alla chiesa rimessa al centro del villaggio si è conquistato definitivamente la fiducia di un ambiente in parte inizialmente scettico, con cui si è dovuto scontrare nel ritiro di Riscone non esitando a definire tifoso proprio della Lazio chi non sostenesse la squadra in quella caldissima estate del 2013. Quella, però, era una Roma che aveva bisogno di stimoli per ripartire dopo due anni fortemente negativi; questa è una Roma che non deve perdersi in distrazioni che la possano distogliere dal suo unico focus, ovvero il tricolore.

Diventa dunque fondamentale, più di altre volte, normalizzare l’evento e prenderlo per quello che realmente è: un passaggio intermedio, non la meta da raggiungere. Battere i biancocelesti non farà più che mandare per qualche ora la Roma in testa alla classifica in solitaria, non ottenere i tre punti non chiuderà nessun discorso, con venti partite da giocare e sessanta punti ancora in palio. Anche nella scorsa stagione, la tensione della stracittadina ha inibito la squadra giallorossa, con qualche errore di troppo in fase di palleggio e costruzione, e poche idee messe in campo in entrambe le gare. E se un anno fa di fronte c’era una Lazio sicuramente inferiore, in questa stagione la squadra di Pioli ha fatto vedere delle ottime cose, testimoniate dalla classifica e da prestazioni convincenti soprattutto nell’ultimo periodo, con un Felipe Anderson che sta mostrando di cosa è capace e che dovrà essere tenuto particolarmente d’occhio.

Non c’è dunque alcun motivo di aggiungere altra pressione oltre a quella che, tra ambizioni di scudetto e reiterate polemiche provenienti dall’esterno, la Roma ha già sulle sue spalle, che dovranno essere larghe e forti ancora per parecchio tempo; trasformare la partita in una lotta di nervi sarebbe solo controproducente. I giallorossi hanno l’obbligo di far valere le loro qualità e questo è il miglior modo per continuare la corsa verso il proprio obiettivo.


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