Ecco qual è il capolavoro di Garcia

Ora si dirà che il Bologna è poca cosa e, in effetti, non ha impressionato questa sera ma la Roma è stata travolgente. Ha entusiasmato i circa 40.000 dell’Olimpico: la partita si è messa subito in discesa grazie al gol di Florenzi ma poi è stata una cavalcata trionfale: i giallorossi hanno avvolto il Bologna, hanno circondato gli avversari prendendoli a pallate per tutto il primo tempo. Nella ripresa, la squadra ha amministrato il vantaggio riuscendo addirittura ad arrotondare il punteggio. Il vero capolavoro di Garcia è l’aver trasformato la testa dei giocatori, gli stessi giocatori che l’anno scorso apparivano fragili e demotivati oggi danno il 200%. Anche Balzaretti, dopo l’inizio difficile, dopo il gol al derby sembra un altro giocatore e oggi al 90’ è andato ancora a pressare i difensori avversari. Pjanic dà qualità e classe al centrocampo, De Rossi è tornato il giocatore che tutti i tifosi avevano imparato ad amare negli anni scorsi, mentre Totti ha mantenuto tutto sommato una certa coerenza, continuando a giocare sempre a livelli straordinari. Oggi ha distribuito assist a tutti, cercando fino all’ultimo il gol senza riuscire a trovarlo. Tra i nuovi, aspettando il miglior Strootman, non può non saltar all’occhio la crescita di Gervinho. La crescita di considerazione tra i tifosi è sorprendente: con le sue prestazioni fatte di corsa, cuore, determinazione e, ora, anche gol, è diventato un idolo della Curva Sud dopo essere stato accolto con scetticismo. Continua a sorprendere Benatia: non solo mura qualsiasi avversari gli si pari di fronte ma ha iniziato anche a segnare da vero bomber. Sicuramente se ne parlerà poco, vista l’inconsistenza del Bologna in avanti, ma De Sanctis si è sempre fatto trovare pronto finora: dà sicurezza al reparto e con le sue urla tiene sempre alta la concentrazione tra i suoi difensori. Il pericolo ora è quello di adagiarsi sulle prime sei vittorie ma il prossimo impegno, contro l’ottima Inter di Mazzarri, dovrebbe scongiurare questa ipotesi.