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Euro-standby, ma per Mourinho la stagione con la Roma è già iniziata

di Luca d'Alessandro
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro

Le kermesse degli Europei e della Coppa America in questo momento la fanno da padrone. I calciatori migliori sono impegnati con le rispettive nazionali, mentre gli altri si stanno godendo il loro periodo di ferie. Un momento di standby generale, soprattutto dal punto di vista del calciomercato. Attendere conviene piuttosto che affrettare i tempi. Il perché è abbastanza intuibile: le squadre proprietarie dei cartellini sperano di sfruttare la vetrina internazionale per monetizzareil più possibile, così come procuratori e calciatori puntano a strappare un eventuale contratto maggiorato da buone prestazioni sul campo. Ecco quindi le solite dichiarazioni del tipo: "Il calciatore adesso è concentrato sulla Nazionale, ne riparlemo dopo l'Europeo". Mercato in standby non vuol dire fermo, perché sottotraccia le varie trattative, le situazioni interne, o la ricerca per trovare il calciatore giusto, in grado di migliorare la rosa, è continua. Poco più di una ventina di giorni e la Roma inizierà un nuovo corso, uno dei più prestigiosi di sempre per le aspettative che un nome come Mourinho genera, soprattutto in una piazza, come quella giallorossa che ha assaporato l'élite europeo, per poi sprofondare in campionati anonimi.

Sono giorni di programmazione in quel di Trigoria. Un nuovo allenatore, con un nuovo metodo di allenare, una proprietà che sta provando a mettere il proprio timbro dopo neanche un anno dall'acquisto del club. L'obiettivo è quello di programmare al meglio, ovviamente, per farsi trovare pronti alle richieste del mister e alla nuova stagione. Una stagione che per Mourinho è già iniziata. Il pensiero alla Roma è costante dal suo annuncio, tanto che non perde occasione per parlare dei suoi nuovi calciatori e i giallorossi sono diventati un metro di paragone durante il commento degli Europei per TalkSPORT. Chissà se Tiago Pinto sarà in grado di "trovare un attaccante egoista che faccia 30 gol" al tecnico portoghese, certo è che quando parla in una determinata maniera del ruolo del centravanti, il pensiero non può non cadere su Edin Dzeko. Il numero 9 bosniaco è senza dubbio uno di "quegli attaccanti che quando non segnano comunque continuano a giocare" o a far segnare i propri compagni. Dichiarazioni quindi che possono essere lette sia come un messaggio al DS, sia come uno ai tifosi e sia come un possibile segnale della permanenza di Dzeko, bomber con la valigia in ogni sessione di mercato.

Probabile dunque che per il suo primo ritiro con la Roma, Mourinho voglia vedere bene con i suoi occhi, prima di prendere decisioni in merito. Vedi il discorso legato a Justin Kluivert. Un ragazzo che conosce bene, di cui è diventato virale il colloquio tenuto tra i due in campo, dopo la sfida in Europa League. Chissà anche se il possibile ritorno in una preparazione in montagna, possa fungere anche da talismano Champions, visto che nelle ultime 3 stagioni, in cui la squadra si è allenata sotto al sole del Fulvio Bernardini, la Roma sia finita sempre fuori dai primi quattro posti, con l'ultimo ritiro a Pinzolo coinciso con la semifinale di contro il Liverpool. 


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