Evitata la trappola. Dzeko entra nella storia, ora bisogna vincere
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci
La trappola era dietro l'angolo. Con il derby alle porte, il rischio di staccare la spina e prendere l'Empoli sotto gamba era altissimo. Non è stata una gran partita, non è stata una partita che sarà ricordata nei prossimi anni, di quelle che cambiano il corso della storia ma era importante solo ottenere i tre punti. Così come ora conta solo la gara contro la Lazio. Non conta lo stadio (magari non diciamolo a Pallotta), non conta Monchi, non contano il futuro di Totti e De Rossi e nemmeno, quindi, quello di Spalletti. Fino a martedì tutte le energie, fisiche e mentali, dovranno confluire nella sfida di Coppa Italia, unico modo di conquistare un trofeo, a meno di un crollo sorprendente della Juventus: “Sarà una gara fondamentale”, ha dichiarato il tecnico toscano a fine gara. Contro la Lazio tornerà Strootman, forse anche De Rossi, mentre Emerson prenderà il posto di Mario Rui. Sarà l'atteggiamento, però, che dovrà essere diverso. Servirà la stessa gara giocata contro il Lione, con un pizzico di cattiveria e di fortuna in più. La stessa cattiveria trovata da Edin Dzeko. Con la doppietta contro l'Empoli è arrivato a quota 33 gol in stagione, abbattendo qualsiasi record nella storia della Roma. Superati, quindi, Volk, Manfredini e anche Francesco Totti, finora i migliori realizzatori giallorossi con 32 gol segnati in un'unica stagione. Dzeko è salito a 33 e siamo ancora ad aprile. Si è sempre detto che, per vincere, mancasse un grande bomber. Ora il bomber c'è, tocca vincere.