Forza Mister, Forza ragazzi, FORZA ROMA!
La partita di mercoledi sera a Brescia rimarrà a lungo nei nostri ricordi. Sicuramente tra qualche anno ci ritroveremo al bar, allo stadio oppure semplicemente a casa a raccontare dell'arbitro Russo di Nola, che con l'attivissima e puntuale partecipazione dei suoi collaboratori ha danneggiato la Roma in maniera così evidente che non riesco a fare paragoni.
Siamo stati derisi, umiliati, provocati, sul campo e nei post partita televisivi. Tutto questo è successo nel momento peggiore, quando la nostra squadra, dopo un avvio di stagione disastroso, aveva dato segni evidenti di ripresa: I giocatori in campo, consci di quello che stava accadendo, non hanno voluto alibi (ne avrebbero avute tantissime) hanno continuato a lottare, uniti, compatti, con l'intento comune di reagire a quello scempio. Dopo di loro la società, alla fine dei novanta minuti, ha voluto far sentire la sua voce, ha urlato la sua rabbia, come noi tifosi avremmo voluto facesse in tante altre occasioni. Da qui dobbiamo e vogliamo ripartire!
Nel calcio, come nella vita, bisogna subito voltare pagina, non possiamo fermarci, vivere di rimorsi né tanto meno di rimpianti. C'è l'Inter dietro l'angolo che ci aspetta. Quale migliore occasione? Teniamo bene a mente quello che è accaduto solo tre giorni fa, ma sfruttiamolo con intelligenza, senza foga, con la giusta rabbia e determinazione, con quella cattiveria agonistica che insieme alle enormi qualità tecniche farebbe della Roma una squadra ancora più forte di quello che è già.
Solo per una sera, sia i giocatori che noi tifosi, proviamo a dimenticare quello che è stato in queste ultime settimane: chiudiamo gli occhi per qualche secondo, riapriamoli solo quando ci siamo ricordati bene quello che siamo. Perché la nostra è una squadra di giocatori veri, di uomini veri. che quando subiscono un ingiustizia, urlano tutta la loro rabbia, che se si fanno male restano in campo quando nessuno l'avrebbe fatto.
Una squadra speciale, con dei tifosi speciali, dotati di quel surplus che tutti gli altri deridono, ma che in realtà invidiano, quella Romanità, che vuol dire tante cose, che non si può capire né spiegare, che la vive e sa cosa significa solo chi la sente scorrere nelle vene.
Basta poco, basta una vittoria, basta ritrovare l'entusiasmo, se siamo tutti uniti ce la possiamo fare ed a quel punto nessun traguardo sarà precluso. Nessuno.