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Gli episodi, gli squilibri e l'immagine di unione da cui ripartire

di Luca d'Alessandro
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro

La Roma che esce sconfitta dal derby riparte da un'immagine. Quella di un allenatore che non fa mai nulla tanto per, e chiama a raccolta tutta la squadra (tutta anche i calciatori finiti in tribuna) attorno a lui. Perdere la stracittadina può lasciare sempre un contraccolpo psicologico e lo Special One ha pensato di metterci subito una pezza. Il mister, al di là dell'equilibrio professato nelle dichiarazioni post, ha sofferto molto la partita. Lo si è visto in campo a osservare il riscaldamento della squadra, pieno di tensione. Durante il match si è potuto sfogare con gli arbitri o coi propri giocatori, chiedendo quel qualcosa che, in un certo senso, è mancato. 

Siamo partiti dalla fine, ma quello che ha compromesso il match è stato l'avvio. La Lazio, che per una classifica peggiore (tuttora è sotto la Roma), è stata più aggressiva, con una Roma attendista. L'equilibrio è mancato e i giallorossi di sono ritrovati sotto di 2 gol, dopo una ventina di minuti. C'è l'episodio tripla beffa per i giallorossi: un rigore su Zaniolo non concesso, il doppio svantaggio e la rete di Pedro, finito fuori rosa e ingaggiato dalla squadra di Lotito. 

Da lì in poi la Roma ha provato ed è stata in grado di reagire, inanellando tanti calci d'angolo che hanno messo in difficoltà la difesa biancoceleste, con Ibanez caparbio a riaprire il match. Una buona reazione di una squadra privata del suo capitano, assente per squalifica. Dover riprendere la partita ha fatto sì di prestare il fianco alle qualità migliori degli avversari e in un ribaltamento di fronte è arrivata la terza rete di Felipe. Si sono visti sprazzi del vero Zaniolo: un rigore procurato e un gran tiro di destro su cui Reina compie un miracolo. 

Poi c'è stato il consueto rischia tutto di Mourinho. La squadra ridisegnata a tre in difesa e due esterni come Perez e Zalewski a fare gli esterni di fascia e non i quinti. Non riesce e il 3-3 che avrebbe avuto il sapore della vittoria. Il primo scontro diretto (sempre che questa squadra di cui il mister a più riprese ha dichiarato essere mancante rispetto alle big) è andato. Il trend in campionato racconta di delle seconda sconfitta nelle ultime tre partite. C'è una classifica che, però, è lì a dire come la Roma sia quarta, sopra a Lazio, Atalanta e Juventus. 

Emozioni, episodi arbitrali da archiviare e pensare alla prossima trasferta in Europa per andare alla sosta riuscendo a battere l'Empoli dell'ex Andreazzoli che è in un buon momento di forma. 


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