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Golletto o scherzetto? La nottata horror della Roma a San Siro

di Alessandro Carducci

Cinismo, cattiveria, fortuna, brillantezza.

Mescolate tutto e otterrete la nottata horror (in perfetta sintonia con Halloween) della Roma. I giallorossi perdono l'occasione di mandare un primo e importante messaggio al campionato, facendosi superare da un'Inter non bella ma sicuramente efficace. La squadra di Mancini ha aspettato la Roma con umiltà e determinazione, trovando il gol con un tiraccio da lontano (e con la complicità di Szczesny, ultimamente troppo distratto) e giocando accorta per il resto della partita. La squadra di Garcia, con la testa già alla decisiva sfida di Champions di mercoledì scorso, ha accettato il ritmo basso dell'Inter, rinunciando colpevolmente a pressare gli avversari (l'Inter va in difficoltà se pressata) e facendo girare il pallone un po' lentamente. Nella ripresa i giallorossi hanno aumentato il ritmo, creando e sprecando malamente quanto prodotto ma terminando in dieci per l'espulsione di Pjanic, che sarà costretto a saltare il derby.

CASO DZEKO – Sì, per alcuni è già un caso. Il bosniaco ha bisogno di segnare, è evidente. Segnerà, è evidente anche questo, perché lui il gol lo ha nel sangue. I bomber attraversano determinati momenti in cui faticherebbero a far gol anche in una porta di 50 metri. Ci vogliono personalità, umiltà e determinazione per tirarsi su e ritrovare la via del gol. Dzeko ha tutto, deve solo tornare al 100% e i gol arriveranno.


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