Guardarsi dentro
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Tre gol segnati e tre subiti, attaccanti in forma e difensori in imbarazzo, una possibile gioia eccessiva tramutata forse in una delusione altrettanto eccessiva. Questo ha lasciato un Roma-Genoa che ha evidenziato pregi e difetti dei giallorossi fin qui costruiti (o mantenuti in piedi, vedansi i rinnovi di contratto) da Petrachi e guidati da un Paulo Fonseca più che chiaro nelle sue intenzioni. Anche a pochi giorni da un importantissimo derby che, seppur possa sembrare strano quando sarà appena iniziato settembre, vale una grossa fetta di quarto posto, il tecnico portoghese non ha intenzione di cambiare le sue idee: “Non preparerò mai una partita concentrandomi sulla fase difensiva”. Atteggiamento di base corretto, perché snaturarsi e in generale non avere una natura difficilmente porta risultati nel lungo periodo; resta però il problema di capire da dove pescare elementi migliorativi che possano tramutare in punti il buon lavoro svolto con il pallone tra i piedi. La risposta più facile, quella più gettonata e alla portata di tutti è il solito calciomercato, che però di tempo ne lascia poco e di spazio ancora meno, perché altrimenti un quarto (che poi sarebbe il primo) difensore centrale di sicura affidabilità sarebbe stato già preso. Come tante altre volte, la Roma deve e può cercare margini di miglioramento all’interno della sua rosa. Si devono ancora scoprire elementi come Amadou Diawara e soprattutto Jordan Veretout, tra gli innesti in mediana quello che maggiormente aumenta la capacità di interdire e il dinamismo di una mediana troppo nobile e compassata, con un Cristante forse non adatto a svolgere certi compiti; si può lavorare su un compromesso non tanto di idee, quanto di gestione di momenti della partita e di correzione di situazioni leggibili e lette già in precampionato, oltre che sul maggiore apprendimento e applicazione delle idee stesse, migliorabile nella normalità di un ciclo tecnico appena cominciato. È ovvio che il mercato sia la via più facile per sistemare certe cose, ma, soprattutto nella situazione in cui versa economicamente la Roma di questi tempi, il primo passo dovrebbe essere quello di guardarsi dentro prima che guardare fuori.