I due acquisti per puntare allo scudetto
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Durante la conferenza stampa di presentazione di Dybala, la parola scudetto è stata rigettata immediatamente dal diretto interessato. Poi c'è stata la presentazione al Colosseo Quadrato (sede di Fendi) che ha fatto il giro del mondo ed è diventata il metro di paragone per tutte le altre squadre. Infine c'è stata la (non) amichevole contro il Tottenham. Gli Spurs hanno finito al quarto posto la scorsa Premier League e quindi sono una squadra superiore alla Roma, sulla carta. A questo va aggiunto come siano una settimana avanti con la preparazione, tanto che sabato prossimo inizieranno il campionato e che sono allenati da quell'Antonio Conte il cui motto è: "Il secondo è il primo dei perdenti".
Mourinho, nonostante tutto ciò e una voglia di rivalsa, magari minima, ma che, conoscendo lo Special One ci sarà stata visto come si è lasciato col club, ha mandato in campo una Roma a trazione offensiva. Tutti in campo: Abraham, Dybala, Pellegrini e Zaniolo. Tutti e 4 i tenori, lanciando il segnale che lui, può e sa come gestire tutto questo potenziale.
Proprio il potenziale di questa squadra, oltre che alla prestazione del primo tempo, può lasciare intravedere una stagione ai massimi livelli. Mourinho la scorsa stagione durante il calciomercato e per buona parte dei primi mesi di campionato si è lamentato di come la sua Roma avesse una rosa, soprattutto una panchina, che non gli permetteva alla lunga di essere competitivi. La scorsa stagione, tolta la ciliegina della Conference League, i giallorossi si sono migliorati, arrivando in Europa League, ma soprattutto, accorciando il gap Champions (da -15 a -7) e quello scudetto (da -29 a -23).
E questa è stata la prima stagione, quella in cui Mou ha dovuto gettare le basi tattiche e di mentalità. Una stagione in cui è stato assente Spinazzola, Zaniolo ha reso poco in Serie A (decisivo invece in Europa). Una stagione in cui anche il mercato è stato fatto in corso d'opera, con necessità trasformata in virtù dall'acquisto di Abraham.
Una stagione dopo, con l'entusiasmo a mille e un'identità ben solida, la dirigenza ha regalato a Mou, oltre agli acquisti di Svilar, Celik e soprattutto l'usato sicuro di Matic, la perla Dybala. Non aver barcollato, cedendo Zaniolo alla Juventus è stato un altro segnale di forza, che può essere considerato come un doppio acquisto (specie perché non hai rafforzato una tua diretta rivale).
Adesso si è pronti al rilancio con Wijnaldum a centrocampo e il gallo Belotti per l'attacco, altri due colpi importanti per qualità e rendimento garantito. Mourinho si troverebbe così una squadra potenziata anche nelle riserve. Per rasentare l'eccellenza, servirebbe rinforzare almeno un pezzo in difesa, ma i costi dei difensori sono decisamente fuori mercato. Anche perché, ragionando bene, al momento, la Roma ha il miglior allenatore per esperienza e titoli vinti della Serie A (Mourinho), il giocatore più talentuoso che ha vinto scudetti a ripetizioni con la Juventus (Dybala). Dietro loro ci sono giocatori in piena maturazione come Abraham (17 gol in Serie A nella sua prima stagione), Pellegrini diventato un altro giocatore con la cura Mou e due giovani come Zaniolo e Zalewski pronti ad espolodere, il cui potenziale può essere ancora esponenziale. Aggiungete Gini e il Gallo e che in una stagione anomala, affrontare la Champions League porterà via ancora più energie rispetto all'Europa League che negli altri anni. Ancora così folle pensare al fatto che questa Roma possa competere per lo scudetto?