Lockdown Roma: porta chiusa nel 50% delle partite
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
In questo momento specifico, dopo un inizio più che travagliato, tra mercato e liste sbagliate a compilare, tutto sembra andare nella Roma. Ok, ci sono sempre i soliti infortuni, ma quelli, tra covid e noie muscolari li hanno tutte le altre squadre. I titoloni, vuoi per blasone, vuoi per gesta in campo, vuoi perché sono, fondamentalmente i calciatori migliori in rosa, sono stati tutti per Mkhitarian, Pedro e Dzeko. Un trio invidiabile in Serie A, un trio ancora in fase di studio, capace di far male agli avversari in ogni modo possibile. C'è un altro trio, altrettanto fondamentale: quello difensivo. Vuoi perché in Italia di solito vince chi subisce meno, vuoi perché la vera svolta, coincisa con il periodo post Covid-19 è arrivata da quando Fonseca a schierato la Roma con 3 difensori centrali. Non è un caso che nel calciomercato estivo-autunnale ne siano arrivati ben 2: Kumbulla e Smalling (in prestito nella passata stagione). Con Ibanez, Mancini e gli highlander Fazio e Jesus più, all'occorrenza Cristante, vanno a completare il reparto. È passato tanto tempo da quando Fonseca, nella sua conferenza stampa di presentazione parlava di una difesa alta a quattro ed era passato troppo poco tempo da quando lo stesso mister si era definito "italianizzato". Una stagione di apprendimento a un calcio, magari non più in auge, ma pure sempre con le sue unicità e difficoltà quello della Serie A. La scorsa stagione, nelle prime 8 gare ufficiali la Roma di Fonseca ha subito 10 gol (3 da Genoa, 1 dalla Lazio, 2 dal Sassuolo, 1 dal Bologna, 2 dall'Atalanta e 1 dal Wolfsberg) con 2 soli clean sheet: Istanbul Basaksehir e Lecce. Nella stagione attuale e ti fa capire quanto le statistiche debbano essere contestualizzate, la Roma risulta aver subito ben 12 reti. quindi 2 di più rispetto a un anno fanno, ma ed è un MA grosso quanto una casa, nelle 8 partite disputate in stagione, sul campo, considerando quindi Hellas Verona-Roma 0-0, la retroguardia di Fonseca ha registrato un clean sheet in 4 occasioni, ovverso nel 50% delle partite disputate (Hellas Verona, Udinese, CSKA Sofia, Fiorentina), subendo soltanto 8 reti sul campo (2 da CR7, 2 da Ibrahimovic, 4 causate da calci di rigore e un tiro deviato in Roma-Benvento). Il tutto prima dell'ingresso in campo di Sir Chris Smalling che in ambo le occasioni ha tenuto a 0 le marcature avversarie. In una Serie A ormai ricca di gol ogni partita, vedere questa Roma andare contro-tendenza, in un aspetto sottolineato poco, è un ulteriore segno di una tendenza del continuo miglioramento, di conseguenza forza, di questa squadra.