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I tifosi sostengono la squadra e la squadra sostiene Garcia. Arrivano i tre punti ma serve una svolta

di Alessandro Carducci

“L’abbraccio a Garcia è stato un gesto spontaneo, se avesse segnato qualcun altro avrebbe fatto lo stesso”. La Roma riparte da qui, dalle parole di Florenzi, dall'abbraccio a Rudi Garcia e dai tre punti strappati con i denti al Genoa. Un Genoa in crisi anche più della Roma e con alcuni giocatori out. I liguri hanno provato a impensierire i giallorossi, a metterli in difficoltà, ma i capitolini hanno chiuso la quarta gara senza prendere gol (un'impresa, se pensiamo alle secchiate di gol presi fino a qualche settimana fa).
Il gioco latita ma oggi sembra non contare. Servivano i tre punti e tre sono arrivati, permettendo alla squadra di Rudi Garcia di rilanciarsi addirittura per lo scudetto, grazie alla sconfitta dell'Inter.
La mancanza di un leader in Serie A sta permettendo a tutti di poter rientrare, con calma. Sta tornando la Juventus, dopo una partenza che nemmeno l'antijuventino più sfegatato avrebbe potuto sperare, e anche la Roma sta lì, nel gruppone insieme a tutti, nonostante un mese e mezzo di pura follia e di involuzione tecnica, tattica e fisica: “Non abbiamo più benzina”, il coro unanime che si è levato dagli spogliatoi. Pur non convinti che sia solo questo il problema, la prendiamo per buona.
Dimentichiamo per un attimo la confusione che spesso regna in campo, con l'azione portata avanti grazie alle iniziative dei singoli, agli strappi di Gervinho e Salah, all'invenzione di qualcuno. Contro una delle squadre più in difficoltà del campionato (forse la peggiore), il gioco è stato scadente, il ritmo bassissimo e le occasioni hanno latitato. Questa volta, però, la Roma è stata cinica e anche questa è una dote.

MOTIVI PER SPERARE – La sosta permetterà alla squadra di riposarsi e di staccare la spinta dopo un mese e mezzo infernale, dal punto di vista fisico e soprattutto mentale. Dopo la sosta tornerà anche Totti e sarà molto più vicino il recupero di quel fenomeno di Kevin Strootman, la cui assenza è stata troppo sottovalutata. I giocatori sono con Garcia e oggi l'hanno dimostrato con quell'abbraccio spontaneo e dando tutto, seppur in maniera a volte scoordinata. Inoltre, questo è il campionato più folle degli ultimi anni e nessuna Big riesce a fare il vuoto dietro di sé.
 

CAPITOLO TIFOSI - Sentire la gente cantare, seppur per pochi minuti, è stato un piacevolissimo ritorno al passato. Fate qualcosa, qualsiasi cosa, perché lo stadio possa tornare a essere lo spettacolo che è sempre stato. Quello che abbiamo vissuto in questi mesi è avvilente per tutto il mondo del calcio. Mondo del calcio che, però, se ne infischia perché tanto il caos è solo a Roma, per ora. Detto ciò, se non si cambierà registro, se non si cambierà ritmo alla svelta, la Roma non potrà andare da nessuna parte giocando in questo modo.


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