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Il canto del cigno

di Alessandro Carducci
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci

Da settimane, mesi, non si fa che parlare del futuro di Edin Dzeko. Il bosniaco molto probabilmente lascerà la Roma a fine stagione, dopo essere stato messo sul mercato praticamente in tutte le ultime sessioni. La prossima dovrebbe essere quella giusta e la Roma saluterà uno dei più grandi attaccanti mai avuti. In questa stagione, a onor del vero, il bosniaco non sta facendo bene. Prima la rottura con Fonseca dopo la gara con il Siviglia, poi l’infinita trattativa con la Juventus, con l’ex City che sembrava pronto a imbarcarsi per Torino. A gennaio, l’ennesimo episodio con il tecnico portoghese con tanto di esclusione dai titolari e consegna della fascia da capitano a Pellegrini. Tante cose per uno come Dzeko, che ha bisogno di sentire fiducia attorno a sé.
A giugno, quindi, è probabile che le strade si possano separare (meglio non avere troppe certezze, visti i precedenti). Nel frattempo, c’è una stagione da finire. Una stagione delicata per il futuro della Roma e per la capacità di programmare le prossime annate. Tornare in Champions è basilare e i modi sono due: arrivare tra le prime quattro in Serie A o vincere l’Europa League. Tertium non datur.
Paradossalmente, potrebbe essere più semplice la via europea: mancano 5 partite per alzare la coppa. Le più difficili, certamente. Servirà tanta qualità e tanta esperienza. Proprio quella che potrebbe dare il Cigno di Sarajevo per finire al meglio la sua bellissima esperienza nella Capitale.


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