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Il crudo realismo di Spalletti

di Alessandro Carducci
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci

Solitamente, di fronte alle sconfitte peggiori, gli allenatori, i dirigenti e i giocatori tendono a minimizzare: “Ci rialzeremo”, “Questa è stata una brutta serata ma domani ripartiremo più carichi di prima”, “Siamo stati condannati dagli episodi” e così via. Tutto il contrario di Luciano Spalletti, apparso veramente abbattuto in sala stampa: “È una sconfitta che ci spezza in due. Rimettere tutto a posto sarà una fatica a livello psicologico, mentale, fisico. Ci diranno di tutto, saremo sottoposti a tutto, perché è una sconfitta brutta, evitabile”. Sarebbe stato ovviamente difficile essere allegri e sorridenti dopo una gara del genere, ma uno Spalletti così affranto si era visto poche altre volte. D'altronde, la botta è stata grossa e l'allenatore giallorosso non si è voluto nascondere. A livello economico, la Roma perde svariati milioni, regalandoli tra l'altro a Juventus e Napoli. A livello tecnico, è un deciso passo indietro nonostante la Roma, fino all'espulsione di De Rossi, fosse assolutamente in partita. Pur non avendo creato molte occasioni, i capitolini stavano controllando bene la gara, subendo gol solo nell'unica disattenzione. La scelleratezza degli inutili falli di De Rossi e Palmieri ha mutilato la squadra che, in 9 contro 11, ha tirato fuori le unghie, i denti, l'orgoglio, la fame, la voglia di vincere, andando vicinissima a un clamoroso pareggio. Una bella dimostrazione di attaccamento alla maglia che, però, rischia di rimanere fine a se stessa se in Europa i giallorossi continueranno a mostrare questa inesperienza, questa fragilità, questa mancanza di cinismo che consente al Real Madrid di passare il turno e al Porto di entrare in Paradiso, pur senza avere troppi meriti 


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