Il cuore oltre l'ostacolo: la necessità di trovare la situazione favorevole per superare il conflitto mentale interiore
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Gettare il cuore oltre l'ostacolo. Per la Roma è questo il punto fondamentalmente, riuscire a trovare quella situazione favorevole all'interno dei 90 minuti che riesce a far vincere il proprio conflitto mentale interiore, quello con cui i giocatori della Roma spesso devono fare i conti, alla squadra. Fonseca più e più volte ha parlato di mentalità, quella che ha punto nell'orgoglio i calciatori dopo Napoli, la stessa però, ed è stato profeta il tecnico portoghese, che non ha portato la Roma in Champions (passando per il campionato). Contro l'Atalanta è stato abbastanza evidente questa situazione. Una partita simile a Roma-Inter, dove i giallorossi hanno sofferto fino a quella situazione che ha fatto scattare un qualcosa utile a scatenare la reazione. L'Atalanta ha dominato per buona parte della gara. Messi meglio in campo e capaci di prevalere, oltre che nella corsa, con una qualità tecnica invidiabile per effettuare contropiedi micidiali. Una partita sulla falsariga di quella contro il Torino, dove la Roma contava le conclusioni che arrivavano vero Pau Lopez (27 tiri subiti col Toro, 21 contro l'Atalanta). Da una parte una squadra rodata, dall'altra una squadra con evidente calo di alcuni singoli, con un centrocampo a non fare filtro e una difesa sempre con gli stessi problemi. Già si era rassegnati al fatto che l'ingresso di Muriel avrebbe spaccato ulteriormente la partita. E invece no. Il calcio, in barba a chi vuole renderlo esclusivo per salvarsi da anni di gestioni esasperate, regala emozioni, soprattutto in una gara di quelle che sembrano non avere storia. Ci sono tre fattori che risollevano la Roma: l'errore di Muriel a porta sguarnita, l'espulsione sciocca di Gosens e la poca lucidità di Gasperini nel gestire la squadra in 10. Il tecnico italiano fa la mossa più scontata, levare Zapata (la punta con più minutaggio) per mettere Toloi. Tre indizi che faranno anche una prova ma, che è quello che a noi interessa di più, fanno scuotere una squadra contratta. Fuori l'inesistente Villar, dentro Perez e Cristante avanzato e la Roma cambia volto. La superiorità numerica conta relativamente, visto che contro Juventus e Benevento la squadra ha fatto paradossalmente peggio che in 11 vs 11. Alla fine è 1-1. Una gara divertente da vedere e importante per ritmo e qualità dell'avversario in preparazione della partita contro il Manchester United, dove l'aspetto mentale sarà ancora più importante. Con l'Ajax è servita la combo rigore parato-punizione gol con papera del portiere. La sensazione è che Fonseca potrà preparare nei minimi dettagli la partita, ma alla squadra servirà comunque quella situazione favorevole per acquistare la fiducia necessaria per fare risultato.