Il dado è tratto
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci
Con le dichiarazioni a fine gara ("Devo essere onesto, è difficile. C’è la matematica possibilità ma è difficile") è praticamente finita la corsa Champions della Roma in campionato. I giallorossi, adesso, devono inseguire un piazzamento in Europa League, che permetterebbe di dare un senso alla stagione qualora non riuscire la difficile impresa europea, che partirà dalla doppia sfida contro il Manchester United.
La Roma si trova in una condizione stimolante: se dovesse vincere l’Europa League, sarebbe tra le stagioni migliori della storia giallorossa. Se, invece, non dovesse riuscire nell’impresa, sarebbe probabilmente una delle peggiori stagioni con la qualificazione in Champions sfumata (tramite il campionato) e l’accesso all’Europa League da conquistare e per nulla scontato. Tutto o nulla, un rischiatutto affascinante e pericoloso allo stesso tempo. Fonseca ha parlato di mancanza di concentrazione ed è quasi inevitabile dato che i capitolini hanno scelto ormai da settimane di puntare tutto sull’Europa. La naturale conseguenza è che, anche solo inconsciamente, l’attenzione cali in campionato e così è successo, anche considerando l’ampio turnover deciso dal tecnico portoghese.
Fonseca ha fatto la sua scelta e le ragioni sono comprensibili: la coppa è lì vicino, sembra quasi di poterla sfiorare, mentre il quarto posto è ormai da settimane uno sparuto miraggio. La scelta è stata fatta da tempo ed è ora di portarla avanti. Con coraggio, fino alla fine.