Il difficile viene adesso
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Sono sette le partite della nuova gestione di Ranieri con la Roma. Cinque le gare al termine della stagione. Il tecnico di San Saba, quando è tornato a Trigoria ha detto a più riprese di dover fare il farmacista. 11 punti ottenuti e una classifica migliorata al punto da arrivare a una sola lunghezza dal quarto posto, l'obiettivo minimo stagionale. Facendo un paragone con il calendario dell'andata, questa squadra viaggia a +3 rispetto a quella allenata da Di Francesco (da qui fino a fine stagione fece 10/15 punti a disposizione). La cura Ranieri, dunque, sta dando i suoi frutti. L'unico male incurabile sembrano gli infortuni muscolari che, puntuali, arrivano durante o prima di ogni gara disputata. Con 7 punti nelle ultime tre gare, appena una rete subita e il pareggio contro l'Inter, visto anche gli stop di Milan e Lazio, la scia Champions sembrerebbe vedere una Roma pronta a mettere la freccia e a superare chi la precede. Eppure il difficile viene adesso. Vuoi o non vuoi, il destino europeo del club ancora non passa esclusivamente dai piedi di Dzeko e compagni. La vittoria dell'Atalanta fa sì che la Roma debba sperare in un risultato negativo suo e del Milan da qui fino a fine stagione. Vien da sè che gli intrecci del calendario avranno il loro peso (Vedi qui), a partire dalla semifinale di Coppa Italia tra i rossoneri e la Lazio. Entrambe perderanno forze per gli impegni di campionato contro il Torino, scontro diretto per Gattuso, e la Sampdoria. Il difficile è, sarà, già a partire dal Cagliari, non abbassare la tensione, evitando quei risultati a sorpresa, come capitato ai tuoi rivali, che hanno riportato la Roma da essere fuori dall'Europa League, a essere di nuovo in corsa per la Champions. Da questo punto di vista la gara dell'andata può aver portato quell'esperienza, in termine che di solito si dà agli errori commessi, ricercata nell'arco della stagione, quasi mai fatta propria. Se il difficile viene adesso, la cosa più facile da fare è essere concentrati soltanto sulle proprie forze, pensando partita dopo partita, senza farsi tabelle mentali:"Facciamo 6 punti contro Cagliari e Genova, poi pensiamo alla Juve ecc. ecc.". La cura del farmacista sta dando i suoi frutti, il paziente Roma sta meglio, ma non deve considerarsi guarito. Potrà farlo solo in caso di qualificazione Champions.