Il mercato oscura il campo: Marcos Leonardo è la mossa della discontinuità
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Per l’amichevole di questa sera contro il Farense, Mourinho ha scelto una formazione iniziale totalmente priva di nuovi acquisti: contando quanto le novità che può offrire la Roma in questa stagione dipendano dai singoli e il livello dell’avversario non proprio eccezionale, questa mossa ha certamente fatto calare, almeno inizialmente, il livello di interesse per questa partita. Il caso (?) ha però voluto che quasi contemporaneamente si alzasse vertiginosamente il livello di interesse per l’altro topic estivo, il calciomercato, viste le ultime novità sul possibile arrivo di Marcos Leonardo dal Santos.
Si è detto tante volte di una Roma che, un po’ per necessità ma anche un po’ per scelta, negli ultimi tempi è andata più sull’usato sicuro e su profili che appesantissero il meno possibile almeno il monte ammortamenti (quindi prestiti e parametri zero) per stare dentro alle disposizioni dell’UEFA. Abbiamo anche detto che non esisteva un attaccante di sicuro rendimento, di esperienza e compatibile con questi costi e, di conseguenza, Pinto e Mourinho dovevano accettare un compromesso, rinunciando a uno di questi aspetti per portare a casa una punta.
Marcos Leonardo non è ancora un giocatore della Roma, ma il suo profilo è in totale discontinuità con i precedenti calciatori prelevati: è un ventenne che ha ancora molto da dimostrare, è stato scelto evidentemente per il suo potenziale e non per quello che ha già fatto e, soprattutto, se sarà un acquisto positivo darà valore patrimoniale a una rosa che, attualmente, è perennemente inchiodata al presente, ma che con lui, Aouar e Ndicka potrebbe finalmente far fiorire anche il suo futuro.
Il trading di calciatori, che ha permesso per anni alla Roma di restare ai vertici della Serie A, era diventato neanche troppo improvvisamente il nemico da sconfiggere: anni di posizionamenti mediocri e un bilancio che ha portato a un settlement agreement così stringente potrebbero aver convinto anche i più fondamentalisti che muovere il mercato non è un vezzo ma una necessità per poter stare a livelli più alti e per più tempo. Con i due acquisti già fatti e quello che potrebbe arrivare, Tiago Pinto ha messo un po’ di benzina in quel serbatoio, per far ripartire quella macchina ferma da troppo tempo.
Una macchina ferma, però, anche a causa di un paio di errori commessi con le poche cartucce sparate: nella sua prima estate da GM romanista, il portoghese spese soldi per Shomurodov e Vina, finiti nell’elenco di calciatori yo-yo che fanno avanti e indietro in prestito, presumibilmente in attesa della scadenza del contratto. Sarà ovviamente un fatto di importanza capitale che Marcos Leonardo, eventualmente, non faccia quella fine: si parla di un classe 2003 e dunque, se da una parte servirà un po’ di pazienza, dall’altra ci sarà più tempo per vedere l’esito dell’operazione. Ma è già un fatto positivo che si provi a smuovere qualcosa.