Il momento di dimostrare
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
L'immagine è quella che tutti gli amanti del calcio hanno ben impressa in mente: il classico pallone bianco e nero, dove al posto degli ormai ex canonici pentagoni, ci sono le stelle. È il logo della Champions League, la massima competizione europea per club, che torna prepotentemente nella stagione della Roma. Non è un obiettivo, vincerla sarebbe un'impresa ben più grande dell'aver vinto il proprio girone, mettendo dietro il Chelsea e relegando all'Europa League l'Atletico Madrid. Però, se calendario alla mano, i giallorossi hanno avuto un calo di tensione mentale con la competizione in letargo, ora, con gli ottavi di finale alle porte, è giusto aspettarsi un risveglio degli uomini di Di Francesco. Dopo aver fatto il minimo sindacale contro le cenerentole della Serie A, Hellas e Benevento, si torna ai ritmi serrati: Udinese, Shakhtar, Milan, Napoli, Torino, Shakhtar, da affrontare in meno di un mese. Il tecnico è pronto a risfoggiare il proprio turnover sistematico che tanto aveva funzionato nella prima parte di stagione. Resta da capire quanto possa essere programmato, rispetto a forzato, vista la non perfetta forma di alcuni componenti della rosa o vista la mancanza di ricambi all'altezza dei titolari in alcuni reparti. Sei partite un massimo comun denominatore: la Champions League. "Per vincere servono i giocatori forti". Questo il monito di pochi giorni fa del dirigente Francesco Totti. Vero. La Roma li ha? Sì, ma... . Questa è la vera incognita di una squadra con valori assoluti che finora hanno dimostrato il proprio valore in maniera troppo altalenante. Per staccare il biglietto dei quarti di finale e per vincere la corsa a tre in campionato con Inter e Lazio, ripresentandosi la prossima stagione, comunque vada la competizione attuale, a Nyon, pronta per essere sorteggiata nella fase a gironi, la Roma ha bisogno delle sue stelle. Da capitan De Rossi, passando per Nainggolan, Strootman, Perotti, fino a Dzeko. Son loro, per qualità e per ruolo che scriveranno la stagione giallorossa. Una stagione che per certi aspetti (eliminazione in Tim Cup senza aver dato l'impressione di provarci fino in fondo, ampio distacco alla vetta della classifica) ha già deluso i più, ma che può e deve ancora riservare tanto.