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Il peggio è alle spalle

di Alessandro Carducci
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci

“So di essere di media statura ma non vedo giganti attorno a me”. Così diceva un magistrale Toni Servillo interpretando Giulio Andreotti nel capolavoro Il Divo.
Fin qui la Roma, in campionato, è stata di media statura. Buone partite alternate a ingenui passi falsi ma se l’obiettivo, come più volte dichiarato, è il quarto posto allora i giallorossi devono fare la corsa su Milan, Lazio e Inter. Dando la Juventus e il Napoli tra le prime due, le altre si giocano gli altri due posti che spalancano le porte del Paradiso.
La Roma è di media statura, dicevamo. O almeno, questo ha dimostrato di essere finora in campionato.
La buona notizia è che le concorrenti sono tutt’altro che giganti. Nessuna ha continuità, nessuna sembra poter andare in fuga e la stessa Inter, che sembrava la più completa e lanciata, ha subìto una battuta d’arresto fortissima: una sberla in pieno volto, a mano piena, un 4-1 in casa dell’Atalanta che non ammette repliche.
Questo deve dare fiducia a tutto l’ambiente: posto che lo scudetto è una chimera, almeno per ora, arrivare secondi o quarti non cambia nulla, se non l’umore e l’almanacco ma, sotto il profilo pratico, non cambia niente.
E quarta, o terza, la Roma può arrivarci benissimo. Nonostante un inizio di stagione complicato, nonostante i punti persi contro squadre di bassa, bassissima, classifica, nonostante prestazioni che gridano vendetta i giallorossi sono lì, a un passo, quasi potendo toccare e sfiorare il quarto posto.
Con il dilemma sul modulo risolto e con un mercato di gennaio che potrebbe portare un ricambio a centrocampo il peggio sembra, finalmente, alle spalle.


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