Il primo passo
Servivano tre punti per iniziare con il piede giusto la stagione e tre punti sono arrivati, in una gara dalle mille insidie per avversario, condizione fisica ancora non ottimale (ci sono quasi cinquanta partite da giocare) e già emergenza in difesa, con un pacchetto arretrato composto da tre giocatori su quattro che l'anno scorso non vestivano la maglia giallorossa. L'ultimo arrivato Kostas Manolas ha già fatto capire di che pasta è fatto, imponendo la sua presenza agli attaccanti viola, Mario Gomez su tutti, e cedendo alla lunga solo per motivi atletici. E se qualcosa è sfuggita ai quattro guardiani dell'area di rigore, ci ha pensato De Sanctis, strepitoso su Babacar, già in grande spolvero dopo la grande prestazione di Atene in amichevole e osannato dal pubblico giallorosso con l'annuncio nel finale dello speaker dello Stadio Olimpico. Ma il vero punto di forza della Roma di Rudi Garcia è il centrocampo e anche quest'oggi il centrocampo è stato decisivo, con un Nainggolan che si è sdoppiato, giocando letteralmente a tutto campo e segnando il gol del match, prima della ciliegina firmata da Gervinho all'ultimo respiro. Proprio l'ivoriano continua a essere l'uomo più importante dell'attacco: nonostante qualche gol sbagliato di troppo, comunque ormai conosciuto nel suo repertorio, il suo cambio di ritmo resta fondamentale per concretizzare la superiorità della mediana. Un po' più in ombra Cole e il subentrato Ljajic, ma arriverà anche il loro momento. Sarà necessario il contributo di tutti per tenere in vita il più a lungo possibile, e realizzare, il sogno tricolore, obiettivo di squadra, dirigenza e tifosi. La prima è andata, ora la sosta e quarantotto ore di mercato che regaleranno a Garcia il suo quarto difensore centrale, poi il primo tour de force con l'arrivo della Champions League. Lì si scopriranno definitivamente le carte di un'annata che tutti vogliono rendere indimenticabile.