.

Il risultato non tragga in inganno, la Roma è viva

di Alessandro Carducci

Che nessuno parli di una Roma in calo. Mettere le mani avanti in questo caso è d’obbligo: i tre pareggi consecutivi, contro squadre sulla carta abbordabili, hanno sicuramente rappresentato una doccia fredda dopo l’euforia delle dieci vittorie consecutive ma bisogna analizzare le prestazioni. Oggi, per esempio, la Roma ha giocato molto meglio rispetto alla sofferta vittoria con il Chievo (1-0, Borriello), creando ben otto nitide palle gol. È mancato il cinismo, manca (e non poco) Francesco Totti ma è soprattutto mancata un po’ di fortuna. Nelle scorse settimane girava tutto bene alla squadra giallorossa mentre ora gli episodi condannano i capitolini che, però, macinano gioco e creano tantissime occasioni. Tutti gli allenatori sono concordi: la prestazione è più importante del risultato, almeno nel breve periodo. Un mese fa la Roma vinceva ma creava pochissimo e c’erano tutte le ragioni per essere cautamente preoccupati. Oggi, dopo tre pareggi consecutivi, sarebbe facile lasciarsi andare alla delusione ma è importante aver visto una squadra prendere a pallate il Cagliari per gran parte dell’incontro. Il gol arriverà, Ljajic si sbloccherà e Avramov potrà rigiocare contro la Roma solo il prossimo sei aprile. In attesa del fondamentale ritorno di Totti, la Roma deve continuare su questa stradra: come detto da Garcia, i giallorossi devono migliorare sui calci piazzati (troppi i corner buttati nel nulla) e l’allenatore francese dovrà essere bravo a gestire le energie ma la strada intrapresa è quella giusta. Per il campionato la favorita è la Juventus, l’obiettivo principale deve rimanere il terzo posto ma è giusto e sacrosanto provare e osare qualcosa in più. La Roma è viva.


Altre notizie
PUBBLICITÀ