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Il silenzio di Totti

di Giulia Spiniello

Se in Italia c'è chi lo denigra o chi lo snobba per gli impegni mondiali, all'estero- è il caso di dirlo - hanno davvero il "palato fino". Francesco Totti, infatti, insieme ai compagni di squadra Julio Baptista e Luca Toni - notizia delle ultime ore - è tra i candidati al Golden Foot 2010. Non è il pallone d'oro, ma sempre di un riconoscimento internazionale si tratta e, altrove, il numero 10 della Roma è apprezzato ancora oggi, alla "veneranda" età di 33 anni! Annata buona quella del '76 del secolo scorso, e scusate la notazione "interessata".

C'è qualcosa però che in questi giorni non ci quadra. Il silenzio del capitano giallorosso. Nell'immediata bufera del dopo-calcione-a-Balotelli, Francesco Totti in una delle sue esternazioni fece sapere che dopo il termine della stagione, a giochi fermi, avrebbe detto e spiegato. Cosa, non si sa bene. E questo ha generato nei giorni scorsi mille pensieri, alcuni anche brutti. Sono infatti filtrate indiscrezioni circa un possibile e imminente addio al calcio del Pupone. Smentite da parte dell'interessato in realtà non se ne sono avute. Daniele De Rossi domenica pomeriggio dopo la vittoria-sconfitta di Verona, ai microfoni Rai, ad una domanda su questo rumor, ha risposto seccamente "Se continuerà a giocare? Ci mancherebbe".
Sono trascorse più di 48 ore dal fischio finale che ha sancito la conclusione di questo campionato. Dopo di allora Totti ha soltanto commentato dal suo blog la prova della Roma contro il Chievo ed elogiato i tifosi romanisti e l'esodo dei ventimila. Poi silenzio. Il numero 10 non si è fatto vivo neanche per rispondere all'inciviltà dello striscione mostrato sul pullman dell'Inter che domenica sera ha fatto il tour di Milano per festeggiare la conquista del 18esimo scudetto.
Ancora silenzio. Magari dopo aver scritto questa riflessione, saremo smentiti dalla contemporaneità di un messaggio del capitano romanista, magari no.
Cosa sta succedendo? Gli inglesi sono soliti dire "No news, good news", se non ci sono novità allora vuol dire che va tutto bene. Ma questo silenzio ci sembra assordante e se lo si ricollega alle lacrime amare di Francesco Totti al termine del match del Bentegodi, si affollano decine di pensieri molesti nella testa del tifoso. Non è difficile immaginare quanto possa aver sofferto per quel dannato striscione, ma in cuor nostro ci auguriamo che il gesto di pochi incivili non stia incidendo sui ragionamenti di un ragazzo che di colpi fisici, ma sopratutto morali, ne ha sopportati già tanti.
 


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