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Il tabellone sentenzia, De Rossi conferma: sarà un'altalena continua

di Gabriele Chiocchio

La Roma batte 2-0 il Cesena, ma all’Olimpico le emozioni arrivano dopo il triplice fischio di Tommasi. A Marassi manca ancora un minuto, i giocatori sono ancora in campo per salutare arbitri e avversari e Antonini segna il gol che manda la Juventus KO per la prima volta in questo campionato. Sugli spalti le radioline abbondano e l’urlo si diffonde a macchia d’olio prima del consueto festeggiamento all'annuncio ufficiale del tabellone, accolto con soddisfazione anche da Radja Nainggolan e Rudi Garcia (che poi dichiarerà di aver appreso della sconfitta della Juventus solo una volta sceso negli spogliatoi).

La gioia più grande per i tifosi è ovviamente l'aggancio in classifica ai bianconeri, ma il risultato del Luigi Ferraris può dare una notizia ancora migliore al popolo giallorosso e anche alla squadra: la Juventus non sembra più così inarrestabile com'era quella delle passate stagioni e anche quella precedente allo scontro diretto dello scorso 5 ottobre, vinto peraltro in circostanze quantomeno particolari. A dirlo sono i semplici numeri: dopo 9 giornate i bianconeri hanno già lasciato per strada cinque punti, che in verità sono gli stessi della scorsa stagione. Ma se lo scorso anno la squadra di Antonio Conte non raccolse l'intera posta al Meazza contro l'Inter e al Franchi contro la Fiorentina, dunque in due dei campi più ostici della Serie A, quest'anno sono state Sassuolo e Genoa a fermare la truppa di Allegri, in partite da cui complessivamente ci si poteva aspettare un bottino superiore di almeno tre punti. Al contrario la Roma finora ha sempre fatto il suo dovere con formazioni di medio-bassa classifica, ha lasciato due punti sabato scorso sul Marassi blucerchiato - che nel momento in cui è stato calcato dalla squadra di Garcia non era certamente un ostacolo facile da superare - e ha perso solamente nel già citato scontro diretto, col distacco già riassorbito in appena tre gare.

Ora i giallorossi sono attesi a Napoli, indubbiamente la trasferta più difficile di quelle rimaste in calendario da qui alla fine della stagione. Una vittoria significherebbe guidare la classifica dopo aver messo alle spalle due scogli altissimi come il San Paolo e lo Juventus Stadium, ma znche in caso di pari o di sconfitta i bianconeri - che sono attesi da un altro impegno fuori casa, seppur decisamente non complicato come quello del Castellani di Empoli - rimarrebbero comunque a tiro. Senza considerare che la Roma ha giocato questo scorcio di campionato senza uno degli uomini più importanti della passata stagione, quel Kevin Strootman che ha letteralmente cambiato il volto al centrocampo, e ha dovuto far fronte a una lunghissima serie di infortuni, ultimo quello di Davide Astori che ha alzato nuovamente bandiera bianca per un risentimento muscolare.

È ovviamente difficile - e per certi versi controproducente - mettere in piedi discorsi così a lungo termine ed è inutile sottolineare quante cose possono cambiare da qui alla fine della stagione, ma i presupposti per continuare a coltivare il sogno tricolore sembrano esserci. Il messaggio più bello trasmesso dai tabelloni è proprio questo, anche se, come dichiararato da Daniele De Rossi, sarà un'altalena continua.


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