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Il vile attacco ai tifosi della Roma

di Emanuele Melfi
Fonte: VoceGiallorossa.it

L'unità d'intenti era stata raggiunta. Tanti l'avevano ribattezzata - in modo appropriato - la "pax radiofonica". Al di là di ogni bega personale, tutti insieme per la Roma. Proprio questa mattina si sarebbe dovuta riunire (si riunirà?), a via Allegri, l'oceanica folla giallorossa. Il giorno in cui tutti i tifosi giallorossi sarebbero dovuti scendere in piazza per dare manforte a squadra e società nella lotta impari contro i poteri forti del calcio. Una manifestazione pacifica sotto tutti i punti di vista. Le radio romane lo hanno sottolineato più e più volte.

Eppure c'è stato chi - in maniera volutamente vile - ha duramente attaccato i tifosi giallorossi spacciando offese per ironia che probabilmente avrà fatto sorridere solo gli uomini dalla cravatta verde. La massa dei sostenitori giallorossi - senza voler far retorica a tutti i costi - non ha mai avuto bisogno di essere tutelata da nessuno. Tanto meno da noi. Sottolineare, però, come il grande oceano giallorosso avesse preparato fermamente ma pacificamente la manifestazione di stamattina, quello sì. E' un atto dovuto.

Dai blog ai forum per arrivare alle pagine di Facebook, lo slogan - in questi giorni - è stato uno solo: "non ci fermeranno". Come non essere d'accordo? Il popolo romanista, stufo di soprusi arbitrali, vuol soltanto far valere le proprie ragioni. Siamo una delle pochissime tifoserie di serie A a potersi vantare di una superiorità morale confortata, come tutti sanno, dai fatti. I benpensanti potrebbero obiettare che si tratta soltanto di calcio; vero, ma la mole d'affari (e dunque di denaro) che circola attorno allo sporco mondo del calcio se ne infischia dell'amore, della passione e dei sentimenti dei tifosi. Quelli - e statene pur certi - non ce li toglierete. MAI.


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