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Inter o Napoli?

di Alessandro Carducci

Cinquanta palloni giocati dalla Roma nell'area avversaria contro i sei del Bologna. Si può riassumere così la partita dell'Olimpico, con i giallorossi che si sono gettati anima e corpo nella metà campo emiliana senza trovare la zampata giusta. La rincorsa al secondo posto si è arenata contro i pali colpiti da Salah. I giallorossi si trovano ora sei punti sopra all'Inter e sei punti sotto al Napoli (che a sua volta dista sei punti dalla Juventus). Sabato sera i nerazzurri riceveranno proprio la squadra di Sarri per un match che potrebbe influire anche sui destini della Roma.

DILEMMA - Sperare che vinca l'Inter, rianimando così la corsa al secondo posto ma facendo avvicinare pericolosamente i milanesi, o abbandonare l'idea e sperare che i campani possano rallentare l'Inter? Sui social il popolo giallorossi si sta già dividendo. I più ottimisti non si fermano neppure a pensare, rilanciano subito e rispondono Inter: “D'altronde, il secondo posto è troppo importante. D'altronde, la Roma batterà l'Atalanta (con la stessa facilità con cui doveva battere il Bologna...)”. Ottimismo. I più riflessivi invece tentennano, sono tentati di rispondere Inter ma hanno bene in mente dove si trovasse la Roma fino a poco più di due mesi fa, quando solo pensare al terzo posto sembrava un'eresia: “E voi vorreste rischiare tutto solo per l'ingordigia di poter arrivare secondi? Giammai”.

AMBIZIONE - Il ragionamento è semplice. Può un pareggio arrivato in questa maniera (tre pali colpiti, 7 tiri in porta contro 2 del Bologna) minare le sicurezze acquisite da quando è arrivato Spalletti? Se la Roma non dovesse riuscire a battere Bologna e Atalanta il problema allora esulerebbe dalla disputa tra Inter e Napoli ma sarebbe più radicato tra le stanze di Trigoria. La Roma vista ieri è una Roma in salute, che è stata sfortunata e poco cinica, ma comunque in salute. La seconda posizione garantisce la possibilità di fare un mercato all'altezza, senza dover aspettare i preliminari, senza dover anticipare la preparazione (nell'anno degli Europei), senza rischiare di dover buttare già tutto ad agosto. Se ci si lascia spaventare da un pareggio (brutto e sfortunato) contro il Bologna allora significa che la Roma non è una grande squadra, che non c'è stata alcuna crescita e che basta poco per scalfire tutte le certezze accumulate finora. Massima concentrazione per la sfida contro l'Atalanta, massimo impegno, massima determinazione, ma l'obiettivo deve essere sempre quello massimo raggiungibile. Sempre.  


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