L'abbondanza, le scelte e l'importanza dell'Europa League
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Borja Mayoral, Dzeko, El Shaarawy, Mkhitaryan, Pedro, Pellegrini, Perez, fra un po' Zaniolo (chissà Pastore). Questo il reparto offensivo che dovrà gestire, al netto degli infortuni, da qui alla fine della stagione, il tecnico della Roma, Paulo Fonseca. Spesso e volentieri alla domanda del giornalista di turno, sul come gestire queste situazioni, l'allenatore risponde che preferisce l'abbondanza tecnica, al fatto di avere gli uomini contanti. "Sono tutti titolari". Così lo stesso tecnico portoghese nel post di Bevenento Roma. Una risposta che prendiamo per buona, anche se, rispondendo alla solita questione Dzeko-Mayoral, si può pensare a una risposta diplomatica. Fonseca, infatti, già nella passata stagione si è dimostrato essere un allenatore a cui piace tracciare la propria squadra e andare avanti con i "suoi" uomini. Basti pensare alla gestione di Kluivert, tanto per fare un nome, titolare nella prima parte di stagione, poi, una volta trovato la quadratura con la difesa a 3, quasi mai più utilizzato (lo stesso è valso per Ünder e adesso con Perez). Tante opzioni, permettono una gestione studiata delle proprie forze, la possibilità di una variazione del modulo a seconda delle necessità, ma aumentano anche il rischio di sbagliare. Facendo un paragone accessibile ai più, noi italiani, popolo di allenatori e fantallenatori, quante volte abbiamo lasciato in panchina l'attaccante col +3, avendo più opzioni? Il discorso è simile. In aiuto del mister arriva l'Europa League. Tornando alla gestione sistematica e alla situazione attuale, la competizione europea è una sorta di panacea. Arrivati ai sedicesimi di finale, con un piede agli ottavi, ti consente di poter gestire al meglio l'ampio parco offensivo a disposizione, mantenendo allo stesso tempo, tutti i calciatori concentrati, in forma partita e, in un certo senso, accantonare i malumori, visto che tutte le partite, arrivati a questo punto della stagione, tra campionato e coppa, hanno la propria importanza. Basti pensare a una Roma con solo il campionato a disposizione, quindi una partita a settimana, quanta pressione in più avrebbe Fonseca nel gestire e scegliere la formazione giusta. Considerato anche la gestione della partita, per quanto riguarda le sostituzioni, di queste stagioni. Un motivo in più, se ce ne fosse stato il bisogno, per non avere cali di tensione giovedì e andare il più avanti possibile con due competizioni, ricordando sempre che l'Europa League è un'altra via per accedere alla Champions.