L'abbraccio tra Luis Enrique e Totti vale più di mille parole
Il bello del calcio è anche questo: offrire un tributo importante a chi se lo merita. Francesco Totti con i suoi 209 goal segnati in campionato sta battendo tutti i record della serie A. Sono solo sette, ormai, i gol che lo separano dal primato di José Altafini ed è a un passo dall'eguagliare Gunnar Nordahl che, nella sua carriera, segnò 210 gol con la maglia rossonera del Milan. Il bomber svedese realizzò questa formidabile serie tra il 1949 e il 1956 per poi passare alla Roma dove, con altri 15 goal, diventò il secondo miglior marcatore della serie A, alle spalle di Piola (290).
Il capitano domenica scorsa contro il Chievo ha interrotto, finalmente, il digiuno che lo vedeva in astinenza da 231 giorni. Una doppietta è stato il miglior modo per augurare buon anno alla squadra e a tutti i tifosi della Roma. La scritta sotto la maglia "Scusate il ritardo" è valsa l'ammonizione dell'arbitro. Perché Totti ci ha abituato a questo tipo di messaggi lanciati al suo pubblico. Un personale modo di comunicare lo rende ancora più amato e benvoluto dalla tifoseria romanista. Tifoseria che non ha mancato di far sentire il suo calore e la sua stima anche nei confronti di Daniele De Rossi. Sempre in bilico per quello che sarà il suo futuro, De Rossi sa che qui nella Capitale, qualunque sarà la sua decisione, l'affetto ce l'avrà sempre.
Intanto i ragazzi di Luis Enrique continuano con gran ritmo a farsi largo, li avevamo lasciati prima della pausa natalizia in un buon momento, reduci da due vittorie significative contro Bologna e Napoli. Sono tornati in campo con la stessa voglia di giocare, di combattere e, se possibile, ancora più uniti. Quell'abbraccio domenica tra il tecnico e il capitano vale più di mille parole.
Questi primi giorni del 2012 hanno visto anche l'insediamento ufficiale di James Pallotta. Nel corso di un incontro a Trigoria con calciatori, dirigenti e staff tecnico, Pallotta ha illustrato il suo manifesto programmatico concludendo il tutto con un tuffo nella piscina del centro tecnico.
Anche ieri sera contro la Fiorentina la Roma ha dimostrato le sue capacità. Dopo i primi 30 minuti di gioco da dimenticare, la squadra ha iniziato ad ingranare. Veloci, cinici,compatti, si sono fatti perdonare un inizio sottotono. A un Lamela stratosferico, autore di una doppietta si è aggiunto il rientrante Borini, sicuramente una boccata d'ossigeno per l'attacco romanista, menomato dalla partenza di Borriello e l'infortunio di Osvaldo. Si va ai quarti quindi, dove ci attende la Juve. Chissà che il tuffo di Pallotta non ci porti fortuna...