L'errore di Garcia ma niente isterismi. In avanti si vedono movimenti da bomber, finalmente
I fantasmi della scorsa stagione continuano a perseguitare la Roma. I giallorossi faticano a fare gioco, faticano contro una squadra che chiude tutti gli spazi, proprio come l'anno scorso. La gente borbotta, sussulta, si agita: “Via, Garcia!”, si sfoga il popolo giallorosso dopo il match.
Siamo a inizio campionato e pareggiare a Verona non è un dramma.
Il gioco latita, è vero. Come detto da Florenzi, a fine gara, i giallorossi hanno lavorato molto in estate e la condizione fisica non può quindi essere ancora al top ed è normale. La Roma è sembrata però troppo compassata nel primo tempo, faticando molto a far girare velocemente la palla.
ERRORE TATTICO - Garcia non è esente da colpe: decide di mandare in campo Gervinho dal primo minuto e non Iago Falque. Lo spagnolo sarebbe stata la scelta più logica perché avrebbe dato maggior equilibrio alla squadra, garantendo una fase difensiva più efficace rispetto all'ivoriano e a Salah. Inoltre, due velocisti come loro contro una squadra tutta chiusa all'indietro era prevedibile andassero in difficoltà. Inoltre, Dzeko avrebbe avuto bisogno di cross dal fondo, tanti cross, cosa che Iago Falque avrebbe garantito con regolarità, al contrario di Salah e Gervinho, avendo la Roma anche i due terzini non di ruolo.
Il tecnico francese ha le sue colpe, quindi, ma anche le attenuanti di aver dovuto schierare Torosidis per mancanza di esterni sinistri. Uno, Emerson, è appena sbarcato a Roma mentre, l'altro, il più atteso, deve ancora aspettare che il Psg trovi un sostituto.
GIROPALLA LENTO - Nel frattempo, Garcia dovrà trovare soluzioni e lavorare molto sul reparto mediano. Pjanic e Nainggolan, soprattutto nel primo tempo, hanno sofferto molto l'agonismo del Verona e hanno faticato molto a entrare in partita. La palla scorreva lenta e loro hanno fatto poco per rendere la manovra più fluida, costringendo così la squadra spesso a lanciare lungo per Dzeko, L'ex City ha fatto il possibile. È rientrato molto anche a dare una mano in fase di interdizione, ha fatto da sponda per i compagni, a sportellate con gli avversari e ha puntato la porta quando possibile. Movimenti da bomber, finalmente.