L'importanza del riscaldamento
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Alla percezione dell’appassionato, la sosta per le festività non è dissimile da quelle per le nazionali: entrambe durano circa un paio di settimane, e in entrambe ci si può comunque cibare di pallone, tra le gare di qualificazione, o di Nations League, o anche amichevoli, e quelle del calcio inglese che non rischiano mai di lasciare a stomaco vuoto gli amanti del pallone. Per gli addetti ai lavori, invece, la differenza è sostanziale: lo ha raccontato in un’intervista il preparatore Vizoco, facendo notare che durante la sosta per le nazionali comunque ci si allena e si gioca, in quella natalizia c’è una settimana di totale inattività. La ripresa è dunque graduale e il calendario mette sulla strada della Roma una partita che assomiglia molto a un riscaldamento in vista di tornare ad affrontare impegni di difficoltà più consueta. Detta così, può sembrare una ulteriore diminutio di un avversario, la Virtus Entella, che, militando due categorie sotto a quella della Roma, di per sé è nettamente inferiore ai giallorossi; tuttavia, come in molti sanno, l’importanza del riscaldamento nello sport è molto grande. Un warm-up ben fatto permette ai muscoli di cominciare a lavorare correttamente in breve tempo, mentre svolgere gli esercizi controvoglia e senza il necessario impegno li mette a rischio non solo di malfunzionamento, ma anche di danneggiamento. E questi sono gli stessi rischi in cui, mutatis mutandis, incorrerebbe la Roma in caso di un mancato corretto approccio alla prima gara dell’anno, che in più di un caso si è maledetta per il livello di difficoltà (si pensi, ad esempio, al 6 gennaio 2004, quando i giallorossi persero lo scontro diretto contro il Milan, dando il via alla rimonta in classifica dei rossoneri e al loro sorpasso qualche settimana dopo) e che stavolta è sicuramente più che abbordabile: approcciarla nella maniera giusta porterà, oltre al passaggio del turno, anche il vantaggio di aver ripreso l’attività in modo positivo, lavando via le ultime scorie delle vacanze. Le conseguenze dirette e collaterali di un’eliminazione non sono neanche da spiegare: basti pensare che sarebbero dolorose almeno quanto una fitta a un muscolo ancora freddo.