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La forza della Roma

di Alessandro Carducci

Destro e Florenzi risolvono la gara con il Cagliari e finiscono in panchina. Garcia rispolvera così Ljajic, che risponde con un gol. Cole finisce in panchina e il tecnico francese butta nella mischia Holebas: inizia la gara e il greco accende il turbo e tenta due pericolose incursioni in avanti. Castan si fa male e subito dopo lo segue il suo sostituto, Astori. Gioca il quarto centrale, Yanga-Mbiwa, ma nessuno se ne accorge e la Roma continua a soffrire poco. Strootman è ancora out, De Rossi si fa male e gioca così un certo Keita, quinto centrocampista in rosa ma con un palmares spaventoso e che potrebbe giocare in parecchie squadre di serie A. La Roma è forte, non solo negli undici titolari ma in tutta la rosa. Questo il responso di queste prime giornate di campionato: Garcia può così permettersi di frullare la rosa ogni settimana e proporre sempre una formazione diversa. Il risultato non cambia ma soprattutto l'atteggiamento della squadra rimane sempre lo stesso. Una squadra che tenta di imporre il suo gioco, aggredisce l'avversario e mantiene il pallone aspettando di trovare il varco giusto. Tutti corrono senza palla: centrocampisti e attaccanti si scambiano spesso di posizione, senza dare così punti di riferimento agli avversari. Tutti si muovono formando però un blocco unico, armonioso, all'interno del quale il singolo ha la possibilità di far emergere le sue qualità. A prescindere da come finirà la stagione, la Roma sta costruendo una grande squadra. Passo dopo passo, mattone su mattone, Garcia sta vedendo crescere la sua creatura a sua immagine e somiglianza. Nulla è improvvisato ma ogni mossa del club è finalizzata a far diventare quella che fino a poco tempo era semplicemente una buona squadra in una big. Una Grande, non solo in Italia ma con la speranza di conquistare sempre più peso anche in Europa. Una passo alla volta.


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