La giusta mentalità
La Roma tritura anche il Sassuolo e vola a 70 punti in campionato. Se la Juventus non stesse battendo ogni record, i giallorossi starebbero lottando seriamente per vincere lo scudetto. La notizia del giorno non è certamente l'ennesimo gol di Mattia Destro (ormai è routine) ma il cinismo ritrovato della squadra che, con il minimo sforzo, segna due reti, ne subisce zero e incamera tre punti preziosissimi. Non è stata tra le più brillanti prestazioni dei capitolini, cui però non si può chiedere molto di più vista l'impressionante media punti stagionale. A inizio anno, in molti avrebbero firmato per una qualificazione in Europa League mentre ora sembra abbastanza sicuro perfino il secondo posto, con la conseguente qualificazione diretta all'Europa che conta. L'Europa dei soldi e, soprattutto, l'Europa dal fascino indescrivibile e accattivante che solo la Champions League può avere.
MENTALITÀ – La testa è un elemento importantissimo nel calcio. Non basta essere forti, bisogna anche avere la giusta mentalità per ottenere qualsiasi risultato. Negli anni scorsi, la Roma aveva mostrato limiti evidenti proprio sotto questo punto di vista e l'arrivo di molti giocatori di esperienza ha sicuramente giovato. In questa stagione, spesso i giallorossi hanno vinto delle gare che mai avrebbero portato a casa nel passato (l'ultima contro il Torino è un esempio calzante) e non è nemmeno casuale che, quest'anno, dopo ogni sconfitta la squadra si sia sempre rialzata con orgoglio e determinazione. Lo stesso orgoglio e la stessa determinazione che consentono a Garcia di ammettere candidamente di fare il tifo per il Napoli questa sera. Follia o ambizione?
A differenza di altre occasioni, nelle quali la Roma si lanciava alla rincorsa del campionato, questa volta la tranquillità e la pacatezza di Garcia riescono a isolare la squadra dall'ambiente circostante, infondendo un'inusuale tranquillità e consapevolezza dei propri mezzi ai giocatori. Pian piano, la Roma sta imparando a essere grande.