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La grinta e l'ambizione della Roma, la favola di Rodrigo Taddei

di Alessandro Carducci

Spesso si chiede ai calciatori di giocare con il sangue agli occhi, di essere undici leoni, di dare tutto e di sbranare gli avversari. Qualsiasi metafora si possa scegliere, la partita di oggi della Roma ne è l'emblema. I giallorossi hanno mostrato di voler vincere e hanno aggredito il Parma dal primo all'ultimo minuto, dando così un segnale forte e chiaro al Napoli e, forse, anche alla Juventus. In una giornata del genere poco conta chi abbia segnato o chi si sia particolarmente distinto, perché è stato tutto il gruppo a vincere, a dominare il Parma e a stritolare ogni ambizione partenopea per il secondo posto.

TADDEI - Un'eccezione però è doverosa: è stato tutto l'anno in panchina, senza fiatare, senza mai alzare la voce e senza mai pretendere nulla. Testa bassa e lavoro sul campo hanno pagato e, complice l'infortunio di Strootman, ora Taddei sta trovando molto più spazio in campo. Il brasiliano sta ripagando la fiducia del mister con prestazioni eccellenti e anche stasera si è distinto sia in fase di copertura, sia in fase di impostazione, assumendo a tratti le sembianze di un regista vero e proprio. Il trasformismo gli ha consentito di svolgere praticamente tutti i ruoli in carriera e questo grazie alla sua duttilità e alla sua professionalità. Giocatori così non possono non diventare gli idoli della tifoseria, sempre più smarrita dal calcio spezzatino, dalle curve chiuse e dalle varie ed eventuali tessere del tifoso. Così, quando Taddei ha insaccato di testa il pallone del quarto gol giallorosso, tutto lo stadio è esploso in un boato assordante, con il brasiliano che è corso lì dove batte il cuore, in Curva Sud, arrampicandosi per andare materialmente ad abbracciare i suoi tifosi, quasi avendo la tentazione di scavalcare per stringerli tutti uno a uno. Tutto lo stadio si è alzato in piedi ad applaudire con forza un giocatore che, ormai, si può considerare una bandiera della Roma. Il contratto gli scadrà il prossimo giugno e, fino a un mese fa, nessuno avrebbe scommesso su un eventuale rinnovo, oggi chiesto a gran forza da tutto il popolo giallorosso.


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