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La partita migliore per il riscatto giallorosso: da Dzeko a Di Francesco, con uno Schick in più

di Luca d'Alessandro
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro

Inutile girarci intorno, la sconfitta contro il Torino lancia un piccolo campanello d'allarme in casa Roma. Se ne va, alla prima partita, uno dei tre obiettivi della stagione. Inutile cercare i soliti alibi: pali, tanti tiri in porta, troppe riserve. Da agosto fino a oggi si è parlato di come la rosa giallorossa fosse più forte, più completa rispetto alla passata stagione. Il campo ha detto che non è riuscita a battere le riserve di Mihajlovic più Belotti. Inutile anche recitare nuovamente la solita filastrocca della sfortuna per i tanti legni colpiti o per le grandi prestazioni dei portieri avversari (Sorrentino, Cragno, Milinkovic-Savic nel giro di pochi giorni). Il vero problema è che la Roma dalla vittoria contro il Chelsea per 3-0 ha cominciato ad appannarsi. Se il mister ha parlato di un processo di crescita che sarebbe dovuto passare anche attraverso il passaggio del turno in Tim Cup, bisogna registrare un rallentamento sotto questo punto di vista. Dopo esser stata l'unica delle teste di serie a essere eliminata agli ottavi, c'è forse la miglior partita da affrontare per riscattarsi: Juventus-Roma. Giudizi sospesi dunque in attesa del big match di sabato sera. Difficile poter prendere sottogamba l'impegno dell'Allianz Stadium, l'unico problema semmai potrebbe essere quel timore reverenziale che ha avuto la Roma nel match contro il Napoli, ma questo avveniva prima di vincere il girone di Champions League contro Chelsea e Atletico Madrid. Pochi dubbi di formazione per Di Francesco. Rispetto alla gara contro il Torino, tornerà la Roma vera, quella di carattere, di Kolarov, Fazio e Nainggolan su tutti. C'è da affrontare però l'aspetto mentale del reparto offensivo. Perotti, fino alla scorsa stagione specialista infallibile dal dischetto, ha lasciato l'onere a Dzeko (non proprio il miglior tiratore dagli 11 metri). Lo stesso Dzeko, già in calo, con il calcio di rigore sbagliato (visto il carattere fragile del calciatore), potrebbe essere ulteriormente scoraggiato. Ecco dunque che Di Franceso dovrà essere più psicologo che allenatore in questi giorni che separano la squadra dal match. La nota positiva arriva da Schick, a segno per la prima volta con la sua nuova maglia, che potrebbe essere l'uomo in più nella sfida ai bianconeri. Di sicuro, essendo stato rifiutato in estate proprio dalla Juventus, dopo aver effettuato anche le visite mediche, ha tanta voglia di rivalsa. Il metodo Allegri insegna: la panchina a Higuain e Dybala ha fatto bene, meno pressione, più tempo per rientrare in forma. Un sentiero delicato su cui muoversi. "Un grande esame". Per chi è in cerca di riscatto. Per chi è in cerca di affermazione. Per poter dire nuovamente, come dopo la vittoria contro il Milan: "La Roma c'è". Juventus-Roma è già iniziata. 


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