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La Roma chiamata a fare la Roma

di Alessandro Carducci
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci

Giovedì andrà in scena il primo dei due round che decideranno le sorti del Gruppo G di Europa League. La Roma, infatti, nelle prossime due settimane affronterà due volte lo Slavia Praga, unica concorrente credibile del girone. La corsa al primo posto, quindi, si deciderà nelle prossime due settimane (a meno che non arrivino due pareggi, che lascerebbero tutto in equilibrio). Entrambe hanno infatti ottenuto 6 punti nelle prime 2 gare. L’obiettivo non è la mera, ed effimera, soddisfazione del primo posto, quanto piuttosto evitare di dover disputare i playoff per accedere alla fase di eliminazione diretta dell’Europa League. Tradotto: chi arriva primo disputa 2 gare di meno, senza il rischio di essere eliminato, e, con il calendario così ricco e strabordante di partite, anche 2 partite di meno possono fare la differenza in termini di infortuni, stanchezza fisica e mentale.

QUI SI FA LA ROMA – La Roma, quindi, è chiamata a fare la Roma. O, meglio, è chiamata a fare la grande squadra, quella che ammazza il girone potendosi, così, permettere di schierare nell’ultima partita (o, magari, ultime 2) parecchi bambini, seconde linee, facendo riposare i big, i calciatori più a rischio infortuni.
Tutto ciò passerà per due partite complicate ma alla portata dei capitolini, un tour de force prima della sosta di novembre, da cui si correrà tutto d’un fiato fino alla fine del 2023. La stagione è appena iniziata: è una lunga, lunghissima, maratona verso l’ignoto. In tutti i sensi, dato che, al momento, la Roma non ha ancora chiaro chi sarà l’allenatore del prossimo anno, né il General Manager. Ogni cosa a suo tempo. Come accennato prima, la maratona è appena all’inizio.


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