La Roma dovrà pensarci bene prima di cedere Osvaldo
La Roma si riprende, per ora, l’Europa. Osvaldo, in parte, la Roma. Ma quanti rimpianti per la squadra giallorossa, nonostante lo spettacolare poker rifilato al Siena, con un super Osvaldo (per lui tre gol e un palo). La felicità di una convincente vittoria, che riporta Totti e compagni in zona Europa, bilancia il rammarico per i due punti persi una settimana fa con il Pescara.
Se la Roma avesse avuto lo stesso approccio visto con il Siena, il successo contro l’ultima della Serie A non sarebbe sfuggito e, a quattro gare dalla fine, la classifica avrebbe avuto un aspetto nettamente migliore.
E sì perché se oggi il quinto posto riconquistato fa sorridere la squadra di Andreazzoli, il cui mino ciclo conta l’ottimo score di 21 punti in 11 partite, molto meno lo fa il calendario, con Fiorentina (sabato prossimo), Milan e Napoli da affrontare nelle ultime quattro giornate, così come i pochi punti di vantaggio sulle inseguitrici: uno sulla rilanciata Udinese, due sull’Inter e tre sulla Lazio.
La lotta per l’Europa League è più che mai aperta, e guardando indietro, la Roma avrebbe potuto avere maggiore tranquillità nel gestire una posizione che al momento le garantisce la qualificazione.
Ma tant’è. La squadra giallorossa, che dopo 8 mesi ha riscoperto Lobont tra i pali, può almeno gioire per la prima tripletta da romanista di Osvaldo che, in 90 minuti, confonde i fischi iniziali con molti applausi di un Olimpico ancora pieno di oltre 41 mila tifosi. Osvaldo, giunto a quota 15 reti in campionato, fa sapere di tenere tanto a questa maglia. Altre volte forse non lo aveva dimostrato. Sabatini e Baldini però dovranno pensarci bene prima di metterlo sul mercato.
Chi gli applausi se li merita, oltre agli instancabili Bradley e soprattutto Florenzi, è l’appena 21enne Lamela, alla sua quindicesima gemma in campionato, a segno sull’ennesimo assist di capitan Totti, rimasto sì a secco nella sua rincorsa a Piola, ma sempre fondamentale nelle geometrie di una squadra che Andreazzoli è tornato a schierare con il vecchio e collaudato 4-2-3-1.
Chissà che questo non sia davvero il modulo giusto per far decollare la Roma, miglior attacco del torneo, in questo delicatissimo rush finale, che porterà anche all’attesa sfida di Coppa Italia con la Lazio. E in casa Roma sperano non diventi la partita decisiva per conquistarsi l’Europa League.