La Roma in coro: "Non lamentiamoci dell'arbitro". È mancato il colpo del ko, ottima la reazione dopo il pareggio
Pjanic: "L’arbitro non è stato a nostro favore ma ci sono serate così, succede di sbagliare". De Rossi: "Non mi lamento dell'arbitro, vedo tanta gente lamentarsi in maniera vergognosa". Garcia: "L'arbitro? Non ho visto le immagini. E’ un fatto di gioco: gli allenatore si sbagliano, i giocatori si sbagliano". Lagnarsi fa parte del dna italiano. Le vittorie, il blasone e la storia non contano nulla. La polemica è un virus che aggredisce in egual misura un club vincente così come chi possiede una bacheca meno ricca. In Italia le partite durano sette giorni, solitamente. Uno per la partita e altri sei per commentare le decisioni del direttore di gara. È così e sarà sempre così. Bisogna quindi sottolineare e apprezzare chi esce fuori dagli schemi e va controcorrente. La Roma l'ha fatto e va lodata. L’arbitro ha influito, è inutile negarlo (il fallo su Pjanic è evidente) ma focalizzarsi solo questo aspetto sarebbe fuorviante. Il pareggio con il Torino lascia l’amaro in bocca soprattutto per le modalità con cui è maturato: la partita si era infatti messa sui binari giusti con il gol di Strootman che aveva sbloccato l’incontro, costringendo così il Torino a uscire dal fortino che aveva costruito e a scoprirsi un pochino. I giallorossi non hanno però saputo approfittarne, non riuscendo a sfoderare il colpo del ko. Il lassismo con il quale la Roma ha atteso il pareggio del Torino stride nettamente con la reazione di orgoglio che ha portato la squadra di Garcia a tentare l’assedio finale, senza l’ausilio però di una fortuna troppe volte chiamata in causa dai criticoni. Giocare contro una squadra arroccata con tutti i suoi effettivi nella propria metà campo non è facile ma la Roma, se vorrà continuare a frequentare le zone alte della classifica, dovrà abituarsi e trovare delle contromisure. Garcia ci ha provato, avanzando Pjanic in tutti i ruoli del tridente, anche quello di falso nueve. L’ex Lione non ha il fisico per fare il Totti ma ha la qualità per creare gioco. Qualità che si è vista a tratti e che bisogna trovare la maniera di sfruttare al meglio. Borriello, per caratteristiche, sembra un pesce fuor d’acqua, nonostante l’enorme spirito di sacrificio che l’ex Genoa sta mettendo in campo. Nessun dramma, comunque: anche in una serata così storta la Roma ha comunque mostrato una solidità difensiva importante, avendo concesso ai granata solo qualche tiro dalla distanza e una conclusione di Meggiorini, oltre al gol. Sbagliato l’atteggiamento dopo il gol del vantaggio mentre è da lodare la reazione al pareggio, la voglia di vincere e l’orgoglio mostrato a tutti, anche al campionato. In attesa di Roma-Sassuolo e di Juventus-Napoli.