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La Roma non è mai entrata in partita. A Totti 211 volte grazie

di Marco Pomarici

La Roma sconfitta dalla Juventus dei record non è mai entrata in partita. Questa è la sensazione che rimane dopo l’eliminazione di ieri sera. Un tre a zero che pesa e che chiude definitivamente il capitolo Coppa Italia. Per i giallorossi rimane oramai solo il Campionato e la speranza di far bene almeno lì. E’ stata una partita molto dura, combattuta, con un nervosismo accentuato soprattutto dai padroni di casa. Una Roma intimidita che si presenta allo Juventus Stadium con una nuova formazione: senza Rosi e Juan, la difesa trova i suoi pilastri in José Angel e Kjaer decisamente non in serata. Simplicio a centrocampo perde molti palloni e soffre il pressing di Giaccherini. In attacco un Bojan inconsistente viene sostituito nel secondo tempo da Borini quando oramai i giochi sono fatti. Al sesto minuto del primo tempo la Juventus passa subito in vantaggio. Giaccherini anticipa Stekelenburg  e va a segno. Kjaer in questa occasione ha la sua buona dose di colpa. Ci pensa Del Piero per il due a zero, al 30esimo il capitano della Juve segna il suo primo goal stagionale, dimostrando così che a smettere di giocare lui proprio non ci pensa. Nel secondo tempo la Roma scende in campo più motivata. Qualche occasione e un po’ di grinta in più; fino all’espulsione di Lamela al ventiquattresimo. L’argentino dà un calcio a Chiellini e Banti decide che la sua partita è finita lì.

A chiudere in “bellezza” una serata decisamente no, l’autorete di Kjaer al 45’ del secondo tempo che sigilla la vittoria della Juve. Una sonora sconfitta da cui non esce bene nessun giocatore della Roma. L’unico che ieri sera è sceso in campo con grinta e coraggio è stato Heinze. L’argentino ha cercato di dare una scossa ad un gruppo che non ha mai trovato i tempi, troppo lento e privo di quella determinazione che lo aveva caratterizzato nelle ultime sfide.

Lo stesso Heinze è stato protagonista di una lite con l’ex della serata: Marco Borriello. Il neo giocatore juventino aveva voglia di riscatto e si è mostrato nel corso della partita particolarmente agguerrito… forse troppo. 

Luis Enrique comunque ha lodato la squadra per come si è mossa nel secondo tempo, sottolineando che non c’è una forte differenza tra i due club. Ieri qualcosa non ha funzionato, forse c’è bisogno ancora di tempo, è un progetto che è nato da poco ma che ha già mostrato le sue potenzialità.

Unica consolazione il capitano Francesco Totti e i suoi record: il numero 10, domenica scorsa contro il Cesena, ha battuto il record di Nordahl che si era fermato a 210 goal col Milan. Nessuno nella storia del calcio italiano come lui.

A lui 211 volte grazie


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