La Roma riparte... dai propri errori
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Si ricomincia! Domenica a Genova contro la Sampdoria la Roma inizierà il terzo stint stagionale. Dopo l'antipasto contro Genoa e Lazio, con una rosa ancora non completata, priva di Kalinic, Mkhitaryan e Smalling, gli uomini di Fonseca hanno ottenuto 4 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta. Archiviata la sosta per le nazionali, i giallorossi sono chiamati a un'altra tranche di stagione con 7 partite ravvicinate, di una difficoltà maggiore rispetto a quella passata. Sampdoria, Milan, Udinese, Napoli, Parma e Brescia in campionato e la doppia sfida al Borussia Mönchengladbach in Europa League. In campionato ci siamo lasciati con la bufera per l'arbitraggio di Massa contro il Cagliari, la spinta di Kalinic, la sceneggiata di Pisacane, il caldissimo post-gara tra campo e interviste TV (Fonseca ha ottenuto lo sconto rispetto alle 2 giornate inflitte dal Giudice Sportivo e salterà solo la Sampdoria). Uno sfogo dettato da una sorta di senso di accerchiamento percepito da parte degli arbitri verso la squadra. Se per le decisioni arbitrali la squadra può farci poco se non accettare/subire/protestare, andando a vedere la partite della Roma, si nota come, in fin dei conti, la squadra sia sempre stata sul punto di vincere ogni partita e quando non lo ha fatto, sia stato per errori propri. Al di là di altri discorsi, ai quali possiamo aggiungerci anche i tanti infortuni patiti, questo aspetto può portare punti e maggiore convinzione. Fonseca, da quando è arrivato nella Capitale a oggi, ha già posto accorgimenti tattici, ma in fase di costruzione di gioco dal basso, il suo modulo tattico prevede spesso uno scotto salato per gli errori. Ecco che, classifica alla mano, qualche punto si sia lasciato per strada. Dai 2 punti contro il Genoa per gli errori individuali di Jesus, ai 2 (probabilmente la vittoria sarebbe stata eccessiva per quanto visto in campo) contro la Lazio, qui è Kolarov a perdere il pallone malamente in uscita, dando il via al contropiede laziale. Idem nella partita contro l'Atalanta, dove la Roma ha avuto un paio di nitide occasioni per passare in vantaggio per poi capitolare a causa di un altro errore in fase di uscita (passaggio orizzontale di Veretout intercettato sulla trequarti). L'ultimo caso, la situazione è sempre la stessa, si è visto a Graz con l'errore di Spinazzola. Ora, gli errori si commettono sia sotto porta, sia in difesa, resta però come tutte queste situazioni fossero ampiamente gestibili e che abbiano inciso sul risultato finale.