La Roma si è rimboccata le maniche, a Genova il miglior Lamela della stagione
Una super rimonta quella della Roma che, sotto di due gol dopo soli quindici minuti, riprende in mano una partita iniziata non proprio bene. Un avvio scioccante quello del Genoa: Kucka e Jankovic mandano in tilt la formazione giallorossa che fa fatica a tenere, per i primi venti minuti, i ritmi molto alti dei rossoblù. Questa volta però la Roma si è rimboccata le maniche, ha reagito e, mantenendo unito il gruppo, è riuscita a capovolgere un match importantissimo. Al 27’ Francesco Totti sigla il gol numero 217, che gli permette di salire al terzo posto nella classifica dei marcatori di serie A. Si riapre la partita. Accanto all’instancabile Capitano, trascinatore di tutta la squadra verso questa spettacolare rimonta, l’eccellente prestazione di Osvaldo che, attraverso l’applicazione di schemi zemaniani, diventa protagonista di una doppietta che ha suggellato il sorpasso della Roma. Sentendo la “preda” in difficoltà, i giallorossi hanno messo alle corde i ragazzi di De Canio che, abbassate le armi e rimasti in dieci per l’infortunio di Borriello, sono stati trafitti dal quarto gol del miglior Lamela della stagione. Una mediazione vincente quella del Boemo che darà una grande carica ai ragazzi e ha dimostrato confortanti progressi sotto il profilo di gioco. Un De Rossi che ha fatto nella Roma quello che fa in Nazionale, cioè la mezz’ala e non il centrale di centrocampo. Pur non avendo fatto gol ha dimostrato, come sempre, un impegno degno di nota. Questa è la Roma che vogliamo, una squadra che non si arrende, che non si demoralizza ma che reagisce e lotta fino alla fine con cuore e carattere.
Nota di demerito per i tifosi del Verona e i vergognosi cori contro Piermario Morosini, il giocatore del Livorno, che tutti ricordiamo, tragicamente morto in campo lo scorso 14 aprile. È a dir poco inaccettabile che si debba ancora assistere ad atteggiamenti del genere. Mi auguro che vengano presi giusti provvedimenti per quel gruppo di tifosi responsabili di cori ignobili e indegni.