.

La Roma si riprende un pezzo d'Europa, ma servono risultati anche in trasferta

di Marco Terrenato
Vocegiallorossa.it

La Roma si riprende un pezzo d’Europa. La squadra di Luis Enrique all’Olimpico non sbaglia più, superando il Parma e agganciando il quinto posto in solitaria, che al momento vale l’Europa League. Un favore poi arriva anche dagli stop di  Lazio e Udinese che permettono ai giallorossi di accorciare a 4 le distanze dalla zona Champions.

Non male considerando, come era andata la settimana dopo la brutta prestazione di Siena. Evidentemente la sfuriata di Luis Enrique è servita, almeno per rivedere una Roma determinata. L’1-0 striminzito, complice anche il maldestro arbitro Peruzzo, non rende il dominio sul campo. Nella ripresa la squadra ha creato moltissimo, fallendo 5-6 palle gol clamorose e rischiando davvero poco contro la stanca e rinunciataria formazione di Donadoni, alla prima sconfitta della sua gestione.

E’ il solito Borini a regalare i tre punti alla Roma. Una bella conferma per il baby attaccante romanista, in comproprietà proprio con il Parma, ma sempre più voglioso di farsi riscattare dai giallorossi, di cui sta diventando il bomber con la media gol più alta, una rete ogni 143 minuti. Uno che, come sottolineato da Luis Enrique, dà il cento per cento anche quando dorme. Prandelli è avvisato, così come Lamela, lasciato oltre un’ora a scaldare la panchina. 

Una Roma dunque che può puntare ancora al terzo posto, parola del ritrovato De Rossi. Il suo recupero aggiunto a quello di Gago, ha ridato solidità difensiva mentre in attacco, Borini a parte, Totti e soprattutto Osvaldo sono apparsi un po’ appannati. Il capitano giallorosso, festeggiato per le sue 700 gare in carriera, si è fatto ammonire per non saltare il derby, ma non giocherà domenica prossima con l’Atalanta. L’italo argentino, ha mostrato nervosismo e una condizione fisica precaria, ma solo giocando potrà tornare il goleador di fine 2011.

Inatteso ma positivo l’esordio dell’ultimo arrivato Marquinho, il quasi gol nel finale fa ben sperare e regala un’alternativa in più al tecnico asturiano che ha premiato la sua squadra con due giorni di riposo. Forse per non avere più scuse a Bergamo e trovare la regolarità sognata. Perché a prescindere dal derby della settimana successiva, se questa Roma vuole puntare in alto deve ricominciare a far punti anche lontano dalla capitale.


Altre notizie
PUBBLICITÀ