La seconda vita di Taddei, ecco il vero trio delle meraviglie!
La Roma doveva fare sei punti tra Novara e Lecce e così è stato. Questo permette ai giallorossi di affrontare serenamente i prossimi impegni: un tour de force composto da Udinese, Fiorentina, Juventus e Napoli, tutte in rapida successione, da buttare giù tutte d'un sorso. La trasferta di Bologna chiuderà poi il 2011 e allora si potranno tirare le somme, stilare un primo bilancio e, classifica alla mano, iniziare a capire che ruolo potrà ricoprire la Roma quest'anno.
Contro il Lecce la squadra di Luis Enrique ha sfoggiato un gioco spumeggiante e mai sterile. I pugliesi hanno assistito inermi di fronte ad una Roma troppo forte ma poco cattiva sotto porta. La giornata poco felice di Bojan e dell'assistente Carrer (annullare ingiustamente un gol così dovrebbe essere da codice penale) ha costretto i capitolini a soffrire più del dovuto. Da sottolineare la prestazione di Rodrigo Taddei: spesso il brasiliano non è stato nemmeno convocato quest'anno ma non ha mai detto una parola fuori posto, pensando solamente a lavorare per cercare di imparare un ruolo non suo e risultando alla fine tra i migliori, ieri sera. Non è assolutamente una bocciatura per il giovane José Angel, sia chiaro, ma questo Taddei merita di giocare perché è diligente in fase di copertura risultando efficace in avanti. Ieri il brasiliani ha sfornato tantissimi cross, tra cui l'assist per il gol di Pjanic. L'ex Lione si sta affermando ogni giorno di più, formando con De Rossi e Gago probabilmente il centrocampo più forte in Italia, un trio delle maraviglie fatto di muscoli, aggressività, tecnica, il tutto mescolato sapientemente per dare il giusto mix tra qualità ed equilibrio. Luis Enrique ha impiegato parecchio tempo ma sembra finalmente aver trovato il centrocampo migliore per questa Roma. Una Roma che corre, segna ma soprattutto diverte. Tantissimo.